martedì 19 febbraio 2013

red velvet gluten free cube e la mia prima sfida


Certo che come prima prova all'MTC non c'è male. Quando ho letto che Stefania, vincitrice del mese di febbraio, aveva scelto come tema la red velvet avrei voluto strozzarla. 
Io, preparare una torta americana tradizionalmente farcita con crema al burro o al formaggio e per lo più rossa??? Per fortuna, passato il primo momento (due giorni!!) di sbandamento sono entrata nello spirito della sfida e l'ho ringraziata per avermi coinvolta in questa divertentissima follia di gruppo.
Il mio primo tentativo è stato fallimentare. L'impasto si disgregava e in cottura è precipitato per metà sul fondo. Risultato da spazzatura!
Il secondo è andato decisamente meglio: ho ridotto un po' il quantitativo di limone, convinta che fosse la causa del fallimento, e quei cubi rosso fuoco farciti con una sicilianissima crema di ricotta e una composta ai frutti di bosco mi hanno dato una grandissima soddisfazione! Doppia soddisfazione perchè la torta è bella, buona e anche gluten free. E' da un po' (e ancora di più da quando conosco Stefania) che trasformare i piatti tradizionalmente glutinosi in piatti senza glutine è diventata una piacevole sfida.
La ricetta della red velvet rigorosamente gluten free la trovate QUI
Io ho versato il composto in tre tegliette da 15 cm imburrate e infarinate con farina di riso (circa 300 g. di composto per ciascuna) e ho infornato per 40' a 180°. Una volta fredde le ho passate in frigo per una notte (ma basta anche qualche ora per compattarle bene ed evitare che al taglio si sbriciolino). Le ho tagliate a metà e ho creato due tortine da tre strati ciascuna, ho tagliato via i bordi tondi per ottenere due cubi e li ho farciti con la crema di ricotta e la composta di frutti di bosco. I bordi li ho sbriciolati e ho usato le briciole per ricoprire poi i lati dei cubi.


Per la crema di ricotta: 
700 g. di ricotta di pecora
200 g. di zucchero semolato
mescolate ricotta e zucchero e lasciare riposare in frigo qualche ora, poi setacciate bene o (come fanno altri, non io) frullatela o 
sbattetela con le fruste.
Per la composta di frutti di bosco:
fate cuocere per una decina di minuti i frutti di bosco (io li ho usati surgelati) con poco zucchero (1 cucchiaio ogni 200 g,).


Quindi alternate uno strato di torta, una cucchiaiata di frutti di bosco e uno strato di crema. Spalmate anche i lati e ricopriteli con le briciole tenute da parte. Sopra li ho decorati utilizzando un sac à poche con bocchetta piatta rigata.






mercoledì 13 febbraio 2013

cuori di cialda al cioccolato e fava tonka per un dolce S.Valentino!

 Golosissimi cuori al cioccolato profumati alla fava tonka. 

 Fave tonka non ne avevo mai viste fino a quando sono capitata in un posto da sogno a Monaco di Baviera, dove ho fatto man bassa di spezie, sali, pepi, tè e tisane. Mi sono documentata e ho scoperto che sono i semi del frutto di una pianta della famiglia delle favacee (la dipteris odoratache cresce in Sudamerica. Contengono cumarina, largamente usata in profumeria, che conferisce un'intenso aroma di miele, vaniglia, fieno fresco e mandorla. Ne basta pochissima e infatti io ne ho utilizzata solo metà. Si grattugia come la noce moscata con una piccola grattugia.

Se non ne trovate sostituitela con una grattata di scorza d'arancia, con un pizzico di cannella o con l'aroma che preferite.


Per 45 cuori:
Fondete a bagnomaria o al microonde 100 g. di burro e 100 g. di cioccolato fondente. Montate a spuma 150 g. di zucchero, 3 uova intere e un pizzico di sale. Aggiungete il composto di burro e cioccolata ancora caldo e 150 g. di farina setacciata con un cucchiaino di lievito per dolci, mezza fava tonka grattugiata e 125 g. di yogurt bianco (io ho usato uno yogurt magro). 
Lasciate riposare il composto per 30' e poi cuocetelo nella cialdiera, mettendo una grossa cucchiaiata al centro della piastra. Cuocete a temperatura media per 5'. Lasciatele raffreddare e poi farcitele. 
Io le ho provate con panna e fragole e con un meraviglioso gelato di mandarino e pistacchi che ho fatto qualche giorno fa.


domenica 10 febbraio 2013

sarde fritte con cipolla rossa in agrodolce



Pulite le sarde, eliminate testa e lisca e apritele a libro (o fatelo fare al vostro fornitore di fiducia).
Mettete le sarde in un recipiente basso e largo e irroratele con abbondante aceto di vino bianco. Lasciatele marinare una mezz'oretta abbondante. Scolatele e asciugatele bene con la carta da cucina. Passatele nella farina di rimacino, eliminate l'eccesso (che brucerebbe poi nell'olio) e friggetele in abbondante olio bollente. 
Salatele e tenetele da parte, soprattutto resistete alla tentazione di mangiarle così come sono, calde calde appena uscite dalla padella (sono irresistibili, quindi è concesso farne sparire una da ogni padellata...).
Sbucciate e affettate le cipolle rosse. Lasciatele appassire a fuoco dolce in padella con l'olio d'oliva e il sale. Aumentate la fiamma e aggiungete aceto e zucchero. Io non ho mai pesato gli ingredienti ma voi calcolate pressapoco la stessa quantità di zucchero e aceto e poi assaggiate. L'agrodolce è molto personale. A me piace un po' più agro che dolce. Regolate di sale e lasciate caramellare a fuoco vivo per qualche minuto. Sistemate le sarde in un piatto piano e copritele con le cipolle e il loro liquido di cottura ancora calde. Servitele a temperatura ambiente.

sabato 9 febbraio 2013

Sono solo chiacchiere! Fagottini di chiacchiere ripieni e chiacchiere al forno

La ricetta è quella che ho postato l'anno scorso qui, con un'unica piccola modifica, la grappa al posto del vino. L'idea, per nulla originale, era di cuocerle in forno ma poi quando ho steso l'impasto ho pensato anche a.....farcirle. Ed eccoli, i fagottini di chiacchiere con marmellata di mandarini!



Ho steso la pasta molto sottile come d'abitudine. Ho tagliato dei cerchi, li ho farciti con un cucchiaino di marmellata, li ho chiusi sigillando bene. Basta inumidire con un po' d'acqua il bordo, richiudere e pressare i rebbi della forchetta tutto intorno, oppure utilizzare l'attrezzino apposito per fare i fagottini.  Friggeteli pochi minuti in olio di semi ben caldo e cospargeteli con zucchero a velo.
Se volete cuocere le chiacchiere in forno invece basta sistemarle sulla teglia rivestita con carta forno e cuocerle in forno a 200° ventilato per appena 3'. La prima teglia in 5' mi si è quasi carbonizzata! Gonfiano così come quelle fritte e una volta cosparse con lo zucchero a velo sono buonissime!
Una monelleria: alcune le ho immerse a metà nel cioccolato fondente sciolto a bagnomaria...