martedì 27 agosto 2013

la provatura

Da 40 anni e forse più mangio questo piatto preparato dalla mia mamma esclusivamente in estate per riciclare pane e mozzarella raffermi. 
Mamma l'ha sempre chiamato "la provatura" e mai prima di oggi mi ero posta il problema dell'origine del nome. 
Ho fatto una piccola ricerca sul web e ho scoperto che la provatura non è un piatto ma un tipo di formaggio a pasta filata, simile alla mozzarella che io sinceramente non ho mai assaggiato  visto e originariamente il termine si riferiva al pezzo che veniva staccato  dalla massa per testare la qualità della filatura della pasta.
Scoperto ciò avrei dovuto chiamare questo piatto crostini con mozzarella e acciughe ma è come provatura che lo conosco da sempre e così mi piace continuare a chiamarlo.
Detto ciò trovo che sia ingiusto relegarlo al ruolo di piatto da riciclo e ho quindi deciso di acquistare pane e mozzarella apposta per prepararlo e così farò tutte le volte che ne avrò voglia perchè è troppo buono!!!



Affettate il pane e la mozzarella non troppo sottile (2 cm circa) e alternateli in una teglia leggermente unta di olio. Cospargete con origano e infornate a 180° fino a quando la mozzarella sarà morbida e filante. 
Nel frattempo avrete sciolto alcuni filetti di acciughe sott'olio in olio d'oliva sul fuoco (un'acciuga ogni 2 cucchiai di olio basterà).
Servitelo caldissimo con l'olio alle acciughe.


Se avete dei pomodori freschi da insalata, provate ad alternarli alle fette di pane una volta sfornate. Il sapore dei pomodori freschi insieme alla mozzarella calda e le acciughe è irresistibile! 





venerdì 23 agosto 2013

mashed potatoes con gamberi in salsa di yogurt ed erba cipollina

Una ricetta che sta tutta nel titolo! 
L'ispirazione viene dalle baked potatoes che ho mangiato l'anno scorso a Stoccolma. Ho voluto velocizzare la preparazione cuocendo delle piccole patate in acqua ma se ne avete la possibilità, cuocete delle grosse patate al cartoccio (magari nel camino) e poi farcitele con i gamberi. Sono buonissime!!



A persona:
due patate di medie dimensioni
100 g. di gamberi sgusciati
2 cucchiai di yogurt bianco (il mio era intero ma potete anche scegliere quello magro)
sale, pepe ed erba cipollina fresca q.b.

Cuocete le patate con la buccia in acqua salata. Scolatele, pelatele e schiacciatele semplicemente con una forchetta quando sono ancora calde.
Bollite per un paio di minuti i gamberi in acqua bollente salata a cui avrete aggiunto uno spicchio di cipolla. Scolateli, lasciateli intiepidire e poi aggiungete lo yogurt, un pizzico di sale, erba cipollina tritata e il pepe.
Gustate appena tiepido o a temperatura ambiente. 
Con le patate (se volete un piatto meno rustico) potete anche creare un tortino aiutandovi con un coppapasta oppure potete servirle a fette. Fate voi!


sabato 10 agosto 2013

pasta con la zucchina fritta

Quando le cose semplici sono anche le più buone......
Pasta della tradizione familiare che insieme a quella con i tenerumi e con la zucchina lunga non può mancare sulla nostra tavola estiva.
Basta che i prodotti siano di ottima qualità e anche una semplice "cucuzza" fritta può regalarvi un primo strepitoso.



Prendete una bella zucchina di quelle con la buccia verde chiaro. 
Noi a Palermo le chiamiamo zucchine napoletane o zucchine da friggere. Sbucciatela e tagliatela a fette non troppo sottili (1 cm circa). Friggetele in olio e.v.o. e salatele. 
Cuocete la pasta molto al dente e conditela con l'olio di frittura delle zucchine e le zucchine fritte. Completate con abbondante menta fresca e ricotta salata o caciocavallo grattugiato.
Questa la versione "basic" della mamma. Io preferisco frullare una parte delle zucchine e con queste mantecare la pasta in pentola insieme alla menta e al formaggio e poi servirla con il resto delle zucchine a fette.

mercoledì 7 agosto 2013

gli involtini di pesce spada

Dopo una ricetta fusion e innovativa come gli spaghetti di riso in gaspacho, vi propongo un classico della nostra cucina che più classico non si può: gli involtini di spada!




Per 4 persone:
16 fettine di pesce spada
1 cipolla bianca (di medie dimensioni)
50 gr. di passolini
30 gr. di pinoli
16 cucchiai di mollica di pane fresco grattugiata
3 cucchiai di aceto di vino bianco
2 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio di caciocavallo grattugiato
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
sale, pepe, origano q.b.

Tagliate o fatevi tagliare le fettine di spada sottilissime. Bisognerebbe passare il tocco di spada in congelatore per un po' e poi tagliarlo con l'affettatrice per avere le fettine veramente sottili.
Preparate la farcia: affettate la cipolla e fatela appassire dolcemente in abbondante olio e.v.o.. Aggiungete la mollica di pane, i passolini fatti rinvenire in acqua tiepida e poi strizzati, i pinoli, l'origano, il sale, il pepe, il succo di limone e l'aceto. Mescolate bene e lasciate insaporire un paio di minuti poi, fuori dal fuoco, aggiungete il formaggio grattugiato.
Salate leggermente le fettine di spada, farcitele con una cucchiaiata di composto, arrotolatele ben strette e sistemate gli involtini in pirofila alternando foglioline di alloro e sfoglie di cipolla. Irrorate con olio e.v.o. salate e infornate a 200° per 15' circa.

domenica 4 agosto 2013

Quando la Spagna incontra la Cina: spaghetti di riso con gamberi in gaspacho!

Come spesso mi capita, anche questo piatto è nato per caso, dalla voglia di preparare il gaspacho assaggiato tanti anni fa a Siviglia a casa di una cugina di mio marito (che mi diede la sua ricetta) e da un pacco di spaghetti di riso che aspettavano pazienti in dispensa.
Il gaspacho da piatto principale si trasforma in salsa di accompagnamento in cui "tuffare" gli spaghetti di riso conditi semplicemente con gamberi e peperoncino.



Per 2 persone
gaspacho: 
500 gr. di pomodori a grappolo
1/2 cetriolo di medie dimensioni
1 spicchio di aglio
1/2 cipolla
1/2 peperone verde
2 cucchiai di aceto di vino bianco
sale
Frullate tutti gli ingredienti a crudo. Io elimino la buccia al pomodoro e pelo il peperone col pelapatate. La quantità di aglio, cipolla e peperone chiaramente dipendono dai vostri gusti e dalla resistenza del vostro stomaco. In genere io riduco un po' il peperone.
Spaghetti di riso:
Immergete 120 gr. di spaghetti di riso in acqua bollente salata (fuori dal fuoco) per 3'. Nel frattempo mettete nel wok un filo di olio e.v.o. e 1/2 peperoncino tritato. Appena l'olio è ben caldo aggiungete 120 gr. di gamberi sgusciati e saltateli velocemente, aggiungete gli spaghetti di riso scolati e amalgamate il tutto per un paio di minuti a fuoco vivo. 
Gustate i vostri spaghetti col gaspacho servito in una ciotolina a parte.



Nota: se volete preparare il gaspacho classico, aggiungete la mollica di un panino ammollata nell'acqua e poi strizzata e servitelo con verdure crude o con un uovo sodo tritato sul fondo della ciotola.

venerdì 2 agosto 2013

Focacce estive: uva e pecorino e fichi e prosciutto!

Gli abbinamenti sono quelli delle insalate di fine estate che avevo postato qui e qui
Questa volta ho voluto preparare delle focacce che fossero semplici da impastare (qui al mare non ho né impastatrici né piani d'appoggio....) da gustare all'ora dell'aperitivo. 
Ne sono venute fuori delle focacce molto particolari, una sicuramente più delicata (quella con l'uva) e l'altra dal gusto più deciso e complesso. Scegliete voi. Per entrambe la base è la stessa.



Base per una teglia di 30 cm di diametro:
250 g. di farina per pizza e focaccia (io ne ho usata una macinata a pietra)
170-200 ml. di acqua a seconda del grado di assorbimento della vostra farina
8 g. di lievito di birra (se è inverno anche qualcosina in più)
una presa di sale, pepe
4 cucchiai di pecorino (per l'uva) o di parmigiano (per i fichi) grattugiato.




Mettete in una ciotola capiente la farina, create una conca, sbriciolate dentro il lievito e cominciate a versare l'acqua, impastando con la mano. Dopo un po' aggiungete sale, pepe e formaggio, alternandoli all'acqua. Il composto risulterà morbido e "filante". 
Lavoratelo con vigore per una decina di minuti, tirandolo verso l'alto e battendolo sul fondo della ciotola, raccogliendo ogni tanto l'impasto che si sarà depositato sulle pareti della ciotola. 
Raccogliete al centro l'impasto lavorato, coprite con pellicola e lasciate lievitare un'ora circa. 
Trasferitelo su un piano ben oliato e, con le mani ben unte di olio, allungatelo e piegatelo in tre come si fa con la sfoglia, allungatelo nuovamente tirando i lati corti e date un altro giro di pieghe. 
Capovolgete il panetto, arrotondatelo e rimettetelo nella ciotola coperto con pellicola. Dopo un'ora ripetete la pieghe e riponetelo nella ciotola.
Lasciate riposare mezz'ora e poi stendete l'impasto nella teglia unta d'olio allungandolo delicatamente, cercando di non schiacciarlo troppo (si saranno formate delle belle bolle di lievitazione) 

Condite la focaccia con gli acini d'uva divisi a metà e privati dei semi e il rosmarino, oppure con qualche fetta di prosciutto crudo tagliata un po' più spessa e tritata al coltello e i fichi sbucciati e tagliati in 4. Lasciate riposare mezz'ora, irrorate con olio e.v.o. e infornate in forno caldissimo (220°) per 30' circa.
All'uscita dal forno quella con i fichi va completata con del miele liquido (io immergo i rebbi della forchetta nel miele e li passo velocemente sulla focaccia) e del sale nero (se non lo avete anche comune sale grosso o fiocchi di sale).
Entrambi gli abbinamenti, se non amate i lievitati, potete utilizzarli per realizzare dei cakes salati, usando la base di quello che ho postato qui.