Adoro i legumi e li mangio speso e in varie forme: zuppe, insalate, polpette, hamburger... Nel blog troverete tante ricette sotto l'etichetta "legumi".
La pasta sinceramente mi mancava.
Ne conoscevo di farina di lenticchie o di piselli ma non avevo mai assaggiato una pasta di legumi misti.
E' pronta in tre minuti e quindi è una veloce alternativa ai legumi tradizionali.
La prima volta ho voluto assaggiarla al naturale con un filo d'olio, poi mi sono sbizzarrita con condimenti e modalità di cottura diversi.
L'ho cotta in maniera tradizionale (in acqua bollente salata), ho provato a "risottarla" e l'ho preparata ripiena e gratinata in forno.
Comunque la prepariate è buonissima!
Oggi vi propongo la mia prima versione, cotta e poi saltata in padella con zucchine e speck.
Il tutto in tre minuti!
A porzione:
60 g di pasta di legumi
un cucchiaio di scalogno tritato
mezza zucchina
20 g di speck
1 cucchiaio di olio e.v.o.
rosmarino fresco
Mettete la pentola con l'acqua sul fuoco, salate e portate a ebollizione. Cuocete la pasta per tre minuti.
Nel frattempo avrete scaldato l'olio in padella e aggiunto lo scalogno.
Lasciatelo appassire e poi aggiungete gli aghi di rosmarino tritati e lo speck e la zucchina ridotti in dadini.
Cuocete a fuoco vivo per qualche minuto.
Trasferite la pasta con un mestolo forato in padella e saltatela a fuoco vivace velocemente col condimento, aggiungendo un paio di cucchiai di acqua di cottura.
Completate con pepe nero appena macinato.
giovedì 29 settembre 2016
mercoledì 21 settembre 2016
"cotolette" di peperoni
Una ricetta che mi ricorda l'estate appena passata.
Oggi qui diluvia e l'odore dei peperoni fritti mi riporta indietro di qualche settimana, ai tramonti, agli aperitivi in riva al mare...
Per due persone:
due peperoni
farina 00
un uovo grande
pangrattato
menta fresca
Accendete il forno a 200°.
Cuocete i peperoni finché morbidi poi chiudeteli in un sacchetto di carta o avvolgeteli in un foglio di alluminio. In questo modo la pelle si stacherà più facilmente.
Lasciateli intiepidire poi spellateli.
Eliminate il picciolo e i semi e filamenti interni.
Dividete ogni peperone in tre o quattro falde.
Asciugateli bene con carta assorbente poi passateli nella farina, eliminando l'eccesso, nell'uovo e nel pangrattato al quale avrete aggiunto la menta tritata (ma potete scegliere l'erba aromatica che preferite o la spezia che preferite).
Pressate bene per far aderire il pangrattato e friggete in olio e.v.o.
Trasferite le falde di peperone su carta assorbente, salateli e serviteli ben caldi.
Oggi qui diluvia e l'odore dei peperoni fritti mi riporta indietro di qualche settimana, ai tramonti, agli aperitivi in riva al mare...
Per due persone:
due peperoni
farina 00
un uovo grande
pangrattato
menta fresca
Accendete il forno a 200°.
Cuocete i peperoni finché morbidi poi chiudeteli in un sacchetto di carta o avvolgeteli in un foglio di alluminio. In questo modo la pelle si stacherà più facilmente.
Lasciateli intiepidire poi spellateli.
Eliminate il picciolo e i semi e filamenti interni.
Dividete ogni peperone in tre o quattro falde.
Asciugateli bene con carta assorbente poi passateli nella farina, eliminando l'eccesso, nell'uovo e nel pangrattato al quale avrete aggiunto la menta tritata (ma potete scegliere l'erba aromatica che preferite o la spezia che preferite).
Pressate bene per far aderire il pangrattato e friggete in olio e.v.o.
Trasferite le falde di peperone su carta assorbente, salateli e serviteli ben caldi.
domenica 18 settembre 2016
chips di bucce di carote al curry
Si, proprio bucce di carote. Perché buttarle?
Dopo le polpette di pane raffermo, il pesto di foglie di carote, lo sciroppo di bucce di ananas e la buccia di anguria marinata, oggi, per la sezione cucinare con gli avanzi, vi propongo delle golosissime chips per il vostro aperitivo.
Bucce di carote ben lavate e asciutte
acqua frizzante
farina di riso
sale
curry
olio di semi di arachidi
In una ciotola mettete circa 120 g di farina di riso, mezzo cucchiaino di curry e versate 200 ml di acqua frizzante ghiacciata poco alla volta mescolando.
Dovrete ottenere una pastella piuttosto fluida.
Immergete le bucce di carote (anche due-tre insieme) nella pastella e friggetele in olio ben caldo finché diventano croccanti.
Trasferitele su carta assorbente, salatele e gustatele immediatamente.
Potete anche prepararle un po' prima e poi scaldarle in forno ben caldo per qualche minuto.
Dopo le polpette di pane raffermo, il pesto di foglie di carote, lo sciroppo di bucce di ananas e la buccia di anguria marinata, oggi, per la sezione cucinare con gli avanzi, vi propongo delle golosissime chips per il vostro aperitivo.
Bucce di carote ben lavate e asciutte
acqua frizzante
farina di riso
sale
curry
olio di semi di arachidi
In una ciotola mettete circa 120 g di farina di riso, mezzo cucchiaino di curry e versate 200 ml di acqua frizzante ghiacciata poco alla volta mescolando.
Dovrete ottenere una pastella piuttosto fluida.
Immergete le bucce di carote (anche due-tre insieme) nella pastella e friggetele in olio ben caldo finché diventano croccanti.
Trasferitele su carta assorbente, salatele e gustatele immediatamente.
Potete anche prepararle un po' prima e poi scaldarle in forno ben caldo per qualche minuto.
venerdì 16 settembre 2016
polpette di pane raffermo con caciotta e bacon
Normalmente friggo poco.
Le patatine e le cotolette per i ragazzi di tanto in tanto, le melanzane per la caponata...Ma in questo periodo chissà perché mi trovo sempre più spesso davanti alla padella, quindi, non me ne vogliano i salutisti ma le prossime ricette avranno un unico comune denominatore: il fritto!
Per ridurre i sensi di colpa sappiate comunque che questa ricetta, così come la prossima è stata pensata per recuperare del cibo che altrimenti sarebbe finito nella spazzatura.
Quindi, che fritto sia!!
200 g di pane raffermo (anche molto duro)
1 uovo
un cucchiaio di caciocavallo stagionato grattugiato
50 g di bacon
50 g di provola gustosa
sale, pepe,
pangrattato
olio di semi di arachide per la frittura
Tagliate il pane a pezzi, mettetelo in una ciotola capiente e copritelo con acqua.
Lasciate ammorbidire il pane per una ventina di minuti poi strizzatelo bene e impastatelo con l'uovo, il formaggio grattugiato, sale, pepe e se volete erbe e spezie tritate, quelle che preferite (io ho messo del rosmarino tritato).
Fate rassodare un'ora (anche di più) in frigo poi prelevate piccole porzioni, appiattitele sul palmo della mano, inserite all'interno di ognuna un pezzetto di formaggio e uno di bacon, poi richiudete dando la forma di una polpetta.
Passate le polpettine nel pangrattato e friggetele in padella con un dito di olio ben caldo girandole di tanto in tanto.
Servitele per l'aperitivo oppure accompagnate da una ricca insalata verde come piatto unico.Potete anche prepararle in anticipo e scaldarle in forno ben caldo per qualche minuto.
sabato 10 settembre 2016
fillo con fichi e brie
Ho messo insieme alcuni tra i miei ingredienti preferiti in una preparazione velocissima perfetta per un pranzo leggero, un antipasto, un aperitivo tra amici...(provatela in versione fingerfood)
Adoro la pasta fillo. Da sempre!
In alcuni casi la preferisco alla pasta sfoglia, soprattutto quando devo abbinarla a ingredienti molto grassi.
Si mantiene leggera, croccante, ha un sapore neutro e si abbina al dolce come al salato.
Per il brie ho una grande passione che risale alle mie prime visite in Francia. Ricordo ancora una forma intera, mangiata a fette come fosse una torta... Una scorpacciata!
I fichi invece sono una passione recente. Fino all'anno scorso mangiavo solo quelli piccoli, verdi, ben sodi e soltanto in abbinamento al prosciutto crudo. Ora li apprezzo in tutte le loro forme, specie e utilizzi.
Lo speck... lo mangerei sempre, ovunque!
Foderate una teglia a bordi bassi da crostata (preferibilmente col fondo rimovibile) con 4 strati di pasta fillo.
Distribuite fettine di brie su tutta la superficie, continuate con i fichi tagliati in quattro e lo speck a fiammiferi.
Completate con pepe nero e foglioline di timo.
Infornate a 180° nella parte più basso del forno per 20'.
Sfornate, lasciate intiepidire e poi trasferite sul piatto da portata.
Per darvi un'idea delle quantità, avendo usato una piccola teglia rettangolare 10X30, ho avuto bisogno di 100 g di brie, 6 fichi e 50 g di speck.
E una fetta tira l'altra....
Adoro la pasta fillo. Da sempre!
In alcuni casi la preferisco alla pasta sfoglia, soprattutto quando devo abbinarla a ingredienti molto grassi.
Si mantiene leggera, croccante, ha un sapore neutro e si abbina al dolce come al salato.
Per il brie ho una grande passione che risale alle mie prime visite in Francia. Ricordo ancora una forma intera, mangiata a fette come fosse una torta... Una scorpacciata!
I fichi invece sono una passione recente. Fino all'anno scorso mangiavo solo quelli piccoli, verdi, ben sodi e soltanto in abbinamento al prosciutto crudo. Ora li apprezzo in tutte le loro forme, specie e utilizzi.
Lo speck... lo mangerei sempre, ovunque!
Foderate una teglia a bordi bassi da crostata (preferibilmente col fondo rimovibile) con 4 strati di pasta fillo.
Distribuite fettine di brie su tutta la superficie, continuate con i fichi tagliati in quattro e lo speck a fiammiferi.
Completate con pepe nero e foglioline di timo.
Infornate a 180° nella parte più basso del forno per 20'.
Sfornate, lasciate intiepidire e poi trasferite sul piatto da portata.
Per darvi un'idea delle quantità, avendo usato una piccola teglia rettangolare 10X30, ho avuto bisogno di 100 g di brie, 6 fichi e 50 g di speck.
E una fetta tira l'altra....
venerdì 9 settembre 2016
Insalata di pollo e sedano rapa
Tutto è nato da un'uva meravigliosa regalatami da Fina, che a proposito è tornata sul suo blog con due ricette imperdibili!!
Quella rossa mi ha ispirato una golosissima focaccia dolce che ho postato qui e quella bianca è finita dritta dritta nell'essiccatore.
Non sto qui a dirvi della soddisfazione che ho provato nell'assaggiare l'uvetta morbida, dorata, dolcissima, risultato di 30 ore di essiccazione.
E visto che avevo voglia di un'insalata di pollo e che avevo appena comprato un sedano rapa....
Per due persone:
due piccole cosce di pollo
200 g di sedano rapa
40 g di uvetta
un cucchiaio di semi di coriandolo
uno spicchio d'aglio
un cm di zenzero fresco
il succo di due lime
6 cucchiai di yogurt magro
4 cucchiai di aceto di mele
2 cucchiai di olio e.v.o.
sale
pepe nero
una mela rossa biologica (o se preferite il gusto più acidulo una granny smith)
Se avete un essiccatore e volete fare da voi l'uvetta, scegliete dell'uva piccola, dolce e senza semi.
Portate dell'acqua a ebollizione e sbianchite gli acini per 2-3 minuti.
Scolateli, asciugateli e metteteli nell'essiccatore.
Io ne ho uno Tauro essiccatori e ho usato il programma T4 per 28 ore (circa).
Ovviamente i tempi di essiccazione dipendono dalla dimensione degli acini. I miei erano molto piccoli e la scottatura è servita per rendere meno impermeabile la buccia.
Cuocete il pollo:
in una pentola mettete le cosce di pollo, una carota, una costa di sedano, mezza cipolla tagliata a metà e una foglia di alloro.
Coprite con acqua, portate a ebollizione, poi abbassate la fiamma.
Cuocete a fuoco lento fino a quando la carne sarà morbida e si staccherà da sola dalle ossa.
Sfilacciate il pollo e lasciate raffreddare.
Filtrate il brodo e usatelo subito congelatelo. Avrete di sicuro un'occasione per usarlo.
Riducete il sedano rapa a filini con una grattugia a fori grossi.
Preparate la salsa:
in una ciotola riunite yogurt, il coriandolo pestato, pepe, sale, l'aglio e lo zenzero grattugiati, olio e aceto. Mescolate bene.
In una ciotola riunite pollo, sedano rapa, uvetta, mela a dadini (nella foto l'ho lasciata a fette solo per esigenze fotografiche)
Condite con la salsa di yogurt.
Quella rossa mi ha ispirato una golosissima focaccia dolce che ho postato qui e quella bianca è finita dritta dritta nell'essiccatore.
Non sto qui a dirvi della soddisfazione che ho provato nell'assaggiare l'uvetta morbida, dorata, dolcissima, risultato di 30 ore di essiccazione.
E visto che avevo voglia di un'insalata di pollo e che avevo appena comprato un sedano rapa....
Per due persone:
due piccole cosce di pollo
200 g di sedano rapa
40 g di uvetta
un cucchiaio di semi di coriandolo
uno spicchio d'aglio
un cm di zenzero fresco
il succo di due lime
6 cucchiai di yogurt magro
4 cucchiai di aceto di mele
2 cucchiai di olio e.v.o.
sale
pepe nero
una mela rossa biologica (o se preferite il gusto più acidulo una granny smith)
Se avete un essiccatore e volete fare da voi l'uvetta, scegliete dell'uva piccola, dolce e senza semi.
Portate dell'acqua a ebollizione e sbianchite gli acini per 2-3 minuti.
Scolateli, asciugateli e metteteli nell'essiccatore.
Io ne ho uno Tauro essiccatori e ho usato il programma T4 per 28 ore (circa).
Ovviamente i tempi di essiccazione dipendono dalla dimensione degli acini. I miei erano molto piccoli e la scottatura è servita per rendere meno impermeabile la buccia.
Cuocete il pollo:
in una pentola mettete le cosce di pollo, una carota, una costa di sedano, mezza cipolla tagliata a metà e una foglia di alloro.
Coprite con acqua, portate a ebollizione, poi abbassate la fiamma.
Cuocete a fuoco lento fino a quando la carne sarà morbida e si staccherà da sola dalle ossa.
Sfilacciate il pollo e lasciate raffreddare.
Filtrate il brodo e usatelo subito congelatelo. Avrete di sicuro un'occasione per usarlo.
Riducete il sedano rapa a filini con una grattugia a fori grossi.
Preparate la salsa:
in una ciotola riunite yogurt, il coriandolo pestato, pepe, sale, l'aglio e lo zenzero grattugiati, olio e aceto. Mescolate bene.
In una ciotola riunite pollo, sedano rapa, uvetta, mela a dadini (nella foto l'ho lasciata a fette solo per esigenze fotografiche)
Condite con la salsa di yogurt.
martedì 6 settembre 2016
focaccia dolce all'uva
Uva piccola, dolce, succosa e senza semi.
Meraviglioso regalo di un'amica meravigliosa.
Avrei voluto mangiarla tutta così com'era ma la voglia di farne qualcosa di goloso era troppa e da tempo volevo fare una focaccia dolce...
300 g di farina 0
10 g di lievito di birra
50 g di zucchero di canna
140 g di latte parzialmente scremato
2 tuorli
50 g di burro (io francese demi sel)
un pizzico di sale
500 g di acini di uva
per completare:
20 g di burro
un cucchiaio di zucchero di canna
Scaldate leggermente il latte e scioglietevi il lievito mescolando bene.
Impastate la farina a mano o in planetaria aggiungendo il latte poco alla volta e i tuorli alternandoli allo zucchero e al sale. Lavorate a lungo.
Alla fine incorporate il burro morbido.
Dovrete ottenere un impasto morbido, liscio ed elastico.
Lasciatelo lievitare due ore, due ore e mezza
Sciacquate bene gli acini d'uva e asciugateli.
Dividete l'impasto in due parti, una un po' più grande.
Fondete il burro rimasto e con una parte spennellate il fondo di una teglia tonda senza bordi da 30 cm di diametro.
Stendete la parte più grande tirandola da sotto delicatamente dal centro verso l'esterno.
Distribuite l'uva su tutta la superficie lasciandone una piccola parte per la decorazione.
Allargate il resto dell'impasto e stendetelo sopra l'uva sigillando bene i bordi tutto intorno.
Distribuite sulla superficie gli acini rimasti, spennellate col burro fuso e cospargete con lo zucchero.
Infornate in forno caldo a 180° per 15'-20'.
Meraviglioso regalo di un'amica meravigliosa.
Avrei voluto mangiarla tutta così com'era ma la voglia di farne qualcosa di goloso era troppa e da tempo volevo fare una focaccia dolce...
300 g di farina 0
10 g di lievito di birra
50 g di zucchero di canna
140 g di latte parzialmente scremato
2 tuorli
50 g di burro (io francese demi sel)
un pizzico di sale
500 g di acini di uva
per completare:
20 g di burro
un cucchiaio di zucchero di canna
Scaldate leggermente il latte e scioglietevi il lievito mescolando bene.
Impastate la farina a mano o in planetaria aggiungendo il latte poco alla volta e i tuorli alternandoli allo zucchero e al sale. Lavorate a lungo.
Alla fine incorporate il burro morbido.
Dovrete ottenere un impasto morbido, liscio ed elastico.
Lasciatelo lievitare due ore, due ore e mezza
Sciacquate bene gli acini d'uva e asciugateli.
Dividete l'impasto in due parti, una un po' più grande.
Fondete il burro rimasto e con una parte spennellate il fondo di una teglia tonda senza bordi da 30 cm di diametro.
Stendete la parte più grande tirandola da sotto delicatamente dal centro verso l'esterno.
Distribuite l'uva su tutta la superficie lasciandone una piccola parte per la decorazione.
Allargate il resto dell'impasto e stendetelo sopra l'uva sigillando bene i bordi tutto intorno.
Distribuite sulla superficie gli acini rimasti, spennellate col burro fuso e cospargete con lo zucchero.
Infornate in forno caldo a 180° per 15'-20'.
giovedì 1 settembre 2016
le sfincette della mia mamma
Per me sono le sfincette della mia mamma.
Per lei sono le sfincette della sua mamma.
Per i cugini e gli amici di famiglia sono le sfincette di zia Ina.
Per i nipoti sono le sfincette di nonna Ina...
E' stata, ed è ancora, la merenda preferita di tutti noi in famiglia e di tutti quelli che hanno la fortuna di trovarsi a casa sua quando decide di prepararle e come le fa lei nessuno!
E siccome la ricetta non esiste perché lei le fa "ad occhio", riprodurle è pressoché impossibile.
Le sue mani, il suo tocco, la sua esperienza, il suo modo di sentire l'impasto, quello non si può insegnare, non si può trasferire.
Per quanto io abbia assistito decine e decine di volte alla loro preparazione non sono mai riuscita ad eguagliarne la bontà.
Però posso darvi la mia versione che non è male.
Mio figlio oggi ha sentenziato "buone! Non sono come quelle della nonna..."
Insomma, si è accontentato.
E voi vi accontentate?
Per una ventina di sfincette:
200 g di farina 00
50 g di farina rimacinata
5 g di lievito di birra
un cucchiaino di zucchero
un pizzico di sale
una piccola patata (100 g)
220 g circa di acqua
e poi
olio di arachidi per friggere
zucchero semolato per completare
In una ciotola riunite le farine, il lievito sbriciolato, la patata appena tiepida lessata, sbucciata e schiacciata e lo zucchero.
Versata l'acqua poco alla volta e impastate con una mano tenendo ferma la ciotola con l'altra.
Quando la consistenza del'impasto ve lo permetterà cominciate a lavorarlo tirandolo verso su e sbattendolo sul fondo della ciotola.
Questo video potrà esservi utile.
Di tanto in tanto riunite l'impasto e ripulite i bordi della ciotola.
coprite con pellicola e lasciate lievitare un'ora e mezza o due.
Dovrà essere più che duplicato e pieno di bollicine sopra.
Scaldate l'olio. Fate la prova immergendo uno stecchino. se intorno si formano delle bollicine potete iniziare a friggere.
Prelevate l'impasto a cucchiaiate e friggete le sfincette abbassando poi la fiamma per evitare che coloriscano troppo restando crude dentro.
Giratele spesso e quando saranno dorate uniformemente fatele scolare su carta assorbente.
Passatele nello zucchero semolato e gustatele entro qualche ora.
Per lei sono le sfincette della sua mamma.
Per i cugini e gli amici di famiglia sono le sfincette di zia Ina.
Per i nipoti sono le sfincette di nonna Ina...
E' stata, ed è ancora, la merenda preferita di tutti noi in famiglia e di tutti quelli che hanno la fortuna di trovarsi a casa sua quando decide di prepararle e come le fa lei nessuno!
E siccome la ricetta non esiste perché lei le fa "ad occhio", riprodurle è pressoché impossibile.
Le sue mani, il suo tocco, la sua esperienza, il suo modo di sentire l'impasto, quello non si può insegnare, non si può trasferire.
Per quanto io abbia assistito decine e decine di volte alla loro preparazione non sono mai riuscita ad eguagliarne la bontà.
Però posso darvi la mia versione che non è male.
Mio figlio oggi ha sentenziato "buone! Non sono come quelle della nonna..."
Insomma, si è accontentato.
E voi vi accontentate?
Per una ventina di sfincette:
200 g di farina 00
50 g di farina rimacinata
5 g di lievito di birra
un cucchiaino di zucchero
un pizzico di sale
una piccola patata (100 g)
220 g circa di acqua
e poi
olio di arachidi per friggere
zucchero semolato per completare
In una ciotola riunite le farine, il lievito sbriciolato, la patata appena tiepida lessata, sbucciata e schiacciata e lo zucchero.
Versata l'acqua poco alla volta e impastate con una mano tenendo ferma la ciotola con l'altra.
Quando la consistenza del'impasto ve lo permetterà cominciate a lavorarlo tirandolo verso su e sbattendolo sul fondo della ciotola.
Questo video potrà esservi utile.
Dovrete lavorarlo a lungo, aggiungendo l'acqua sempre un po' alla volta e verso la fine anche il sale.
coprite con pellicola e lasciate lievitare un'ora e mezza o due.
Dovrà essere più che duplicato e pieno di bollicine sopra.
Scaldate l'olio. Fate la prova immergendo uno stecchino. se intorno si formano delle bollicine potete iniziare a friggere.
Prelevate l'impasto a cucchiaiate e friggete le sfincette abbassando poi la fiamma per evitare che coloriscano troppo restando crude dentro.
Giratele spesso e quando saranno dorate uniformemente fatele scolare su carta assorbente.
Passatele nello zucchero semolato e gustatele entro qualche ora.