domenica 11 dicembre 2016

riso apollo con maiale e mele piccanti

Ho trovato e provato per la prima volta il lemongrass fresco.
Solo una volta avevo avuto la fortuna di averne un barattolino secco e non ricordo neanche cosa ci feci perché non mi aveva entusiasmato più di tanto.
Ma quello fresco...tutta un'altra cosa, profumato, intenso, era proprio quello che mancava nei miei piatti di ispirazione orientale che tanto mi piacciono.
Ecco allora un piatto unico, pensato e realizzato in 15', giusto il tempo della cottura del riso.


Per due persone:
140 g di riso Apollo
250 g di lonza di maiale a fettine sottili
due meline bio
un pezzetto di zenzero (3 cm) grattugiato
uno spicchio d'aglio tritato
due steli di lemongrass mondati e finemente tritati
una punta di cucchiaino di peperoncino piccante in polvere
due cucchiai di salsa di soia (glutenfree)
due cucchiaini di miele di sulla
due cucchiai di olio di semi
sale q.b.


Tagliate il maiale a striscioline, sbucciate le mele, eliminate il torsolo e riducetele in spicchietti sottili. 
Riuniteli in una ciotola con tutti gli altri ingredienti (a parte l'olio di semi che servirà per la cottura).
L'ideale sarebbe lasciarlo nella marinata per un'ora o più ma se andate di fretta come me, tranquilli, un quarto d'ora sarà sufficiente.
Mescolate bene e coprite con pellicola.
Sciacquate bene il riso sotto l'acqua corrente poi cuocetelo in abbondante acqua salata.
Scolate il riso, scaldate l'olio in un wok e saltate a fuoco vivo il maiale con le mele e la marinata per un paio di minuti.
Aggiungete il riso e fate insaporire il tutto per un minuto.
Servite ben caldo.

“partecipo al #GFCalendar con le mele del mese di dicembre  di Gluten Free Travel & Living con la partecipazione di Monica Giustina di One pancake in a million



venerdì 9 dicembre 2016

Hummus di roveja

Dopo l'hummus di ceci e l'hummus verde, oggi vi propongo un'altra versione altrettanto buona per utilizzare un legume poco conosciuto ma tra i più antichi, la roveja, di cui vi avevo già parlato qui



100 g di roveja
2 cucchiaini di tahine
1/2 spicchio d'aglio
2 cucchiai di olio e.v.o.
il succo di 1 piccolo limone
sale
1/2 cucchiaino di paprica dolce


Mettete la roveja in ammollo in acqua fredda per 12 ore.
Scolatela, sciacquatela e cuocetela per 50' in abbondante acqua.
Frullatela ancora calda con gli altri ingredienti aggiungendo acqua di cottura fino a raggiungimento della consistenza di una crema liscia e morbida.
Considerate che raffreddando la crema si addenserà un po'.
Si conserva in frigo in un barattolo ben chiuso.

mercoledì 7 dicembre 2016

"arancine" di sorgo con piselli secchi e menta

Le ho virgolettate perchè i puristi mi avrebbero linciato. 
Le arancine sono solo di riso e nella tradizione palermitana solo al burro o alla carne. 
Le varianti però sono, come potete  immaginare, infinite e io ho osato cambiando addirittura il cereale.
Ci avviciniamo al giorno di S. Lucia, giorno in cui a Palermo non si mangia nè pane nè pasta ma quintali di arancine, panelle e cuccia (qui e qui le mie ricette) e io, patita di cereali e legumi non potevo resistere alla tentazione di dare la mia personalissima interpretazione ad uno dei piatti più conosciuti dello street food siciliano.



Per una ventina di arancine mignon:
120 g di sorgo (cereale naturalmente senza glutine sostituibile con l'orzo perlato)
60 g di piselli secchi decorticati
un piccolo scalogno
due cucchiai di parmigiano grattugiato
una decina di foglie di menta fresca
farina 00 (di riso per i celiaci)
pangrattato (gluten free per i celiaci)

Tritate lo scalogno e mettetelo in casseruola con i piselli, coprite con acqua e cuocete per 25'.
Aggiungete il sorgo e proseguite la cottura per altri 30', aggiungendo acqua poco alla volta e mescolando spesso fino a quando il sorgo sarà cotto ma ancora consistente, i piselli disfatti e il composto abbastanza asciutto.
Salate, pepate, aggiungete il parmigiano fuori dal fuoco, la menta tritata e lasciate raffreddare completamente.
Con le mani umide prelevate piccole quantità di composto, compattatele e date loro forma sferica.
Lasciatele riposare in frigo ben coperte.
Questa operazione potete farla anche il giorno prima.
Versate il pangrattato in un piatto piano.
Preparate una pastella piuttosto fluida mescolando farina e acqua.
Immergete le palline di sorgo nella pastella, prelevatele con due forchette lasciando scolare l'eccesso e passatele nel pangrattato.
Rotolatele tra le mani per far aderire bene il pangrattato e ripetete questa operazione per tutte le arancine.
Fate scaldare in una padella a bordi alti dell'olio di semi di arachidi e friggete le arancine finché ben dorate.
Lasciatele scolare su carta assorbente e servitele caldissime!

lunedì 5 dicembre 2016

frittata al forno con ricotta e verdure invernali

Ancora una ricetta, questa volta salata, con la ricotta: una golosa e colorata frittata invernale cotta in forno.



Verdure miste invernali
ricotta di pecora
uova
olio e.v.o.
sale e pepe
aglio

Preparate le verdure:
Affettate zucca e cipolla rossa, pelate e tagliate a metà (o in quattro se grosse) per la lunghezza le carote, a metà i cavoletti di bruxelles,
a fettine sottili il cuore dei carciofi.
Io le preparo in quantità perché le adoro come contorno o come accompagnamento al basmati quindi preparatene quante ne volete, troverete sicuramente il modo di consumarle non giro di qualche giorno.
Disponetele su carta forno e conditele con un filo d'olio, sale, pepe, qualche spicchio d'aglio in camicia pestato.
Infornate in forno già caldo a 200° per 15'.
Dovranno rimanere piuttosto croccanti.
Scaldate un cucchiaio d'olio in padella che possa andare anche in forno, aggiungete due cucchiai di ricotta di pecora a persona, lasciatela friggere a fuoco vivo un paio di minuti poi aggiungete le verdure in unico strato e un uovo battuto con una presa di sale.
Lasciate rapprendere il fondo poi passatela in forno a 180° e cuocete fino a quando il centro si sarà rappreso.
I tempi dipendono ovviamente dalla grandezza della frittata.
Servitela tiepida con un'insalata verde.

sabato 3 dicembre 2016

pancakes di zucca

Li avevo già preparati con le zucchine e la ricotta salata (la ricetta la trovate qui) e visto che mi erano piaciuti tanto ho provato a rifarli con la zucca.
Che dire, buonissimi!!
Se li fate piccolini potete prepararli come finger food, ancora tiepidi con un pezzetto di gorgonzola e mezzo gheriglio di noce oppure a temperatura ambiente con del caprino e dei pistacchi tritati... date pure sfogo alla vostra fantasia!



500 gr. di polpa di zucca
2 uova
150 gr. di farina 00
un cucchiaino di lievito per torte salate
100 ml di latte
sale e pepe
semi di zucca

Grattugiate la zucca, salatela e lasciatela spurgare mezz'ora. 
Strizzatela bene.
Se vi va conservate l'acqua rilasciata, potrete usarla per impastare il pane che risulterà leggermente aranciato e dal piacevole sapore di zucca.
Mescolate la polpa di zucca alle uova, la farina setacciata con il lievito, il latte, il sale e il pepe. 
Versate il composto a cucchiaiate in una padella antiaderente e cuocete a fuoco basso. 
Dopo un paio di minuti, sulla superficie appariranno delle bollicine, questo è il momento giusto per girare i pancakes. 
Proseguite la cottura per altri due o tre minuti.
Se volete, prima di girarli potete cospargerli con qualche seme di zucca.
Serviteli tiepidi con una salsina preparata con yogurt magro, poco sale, pepe e menta fresca tritata.

domenica 27 novembre 2016

crostata al cacao con crema di ricotta e melograno

Un dolce che sa di Natale, bellissimo da vedere e fin troppo buono, anche per una come me che non fa follie per i dolci!



per la frolla:
280 g di farina 00
20 g di cacao amaro
1 uovo intero
150 g di burro
75 di zucchero semolato
un pizzico di sale

per la crema di ricotta:
300 g
100 g di zucchero semolato

una melagrana

La sera prima: mescolate la ricotta allo zucchero e conservatela in frigo.
Il giorno dopo: impastate tutti gli ingredienti per la frolla senza lavorarli troppo e se necessario aggiungendo poca acqua fredda.
Avvolgetela nella carta alluminio e conservate in frigo.
Passate la crema di ricotta al setaccio.
Stendete la frolla e rivestite uno stampo da crostata (io rettangolare).
Bucherellate il fondo, copritelo con un foglio di carta forno e poi con dei fagioli secchi.
In questo modo il vostro guscio di frolla non gonfierà in cottura e manterrà la forma.
Se ne avete il tempo lasciatelo in frigo per una mezz'oretta prima di infornarlo. Anche questo serve per impedire che la frolla si deformi in cottura.
Infornate a 200° per 15' poi eliminate carta e fagioli e proseguite la cottura per altri 10' circa.
Lasciatelo raffreddare, trasferitelo su un piatto da portata, cospargete i bordi con dello zucchero a velo e poi riempitelo con la crema di ricotta e completate con i chicchi della melagrana.
Se la volete ancora più golosa potete aggiungere anche dei riccioli di cioccolato fondente.

venerdì 25 novembre 2016

crema di finocchi e patate con cipolla rossa e nocciole


Avevo in programma un altro dolce. Poi ho pensato che vi sareste preoccupati per questa mia metamorfosi e quindi oggi "compenso" con un piatto che per me, soprattutto in questa stagione, è il confort food per eccellenza: una crema di finocchi e patate, semplice, veloce e soprattutto che mi ha permesso di utilizzare la parte esterna dei finocchi che spesso tutti noi buttiamo perché troppo dura e filamentosa da mangiare ad insalata.



per due persone:
500 g di finocchio (va benissimo anche la parte esterna)
250 g di patate già sbucciate
due cucchiai di brodo vegetale granulare (io home made)
500 ml circa di acqua 
una cipolla rossa
olio e.v.o.
una decina di nocciole tostate
pepe nero

Affettate finemente il finocchio e la patate (più piccoli sono tagliati e più in fretta cuoceranno!)
Metteteli in una casseruola con il brodo e copriteli con acqua.
Io ho aggiunto circa 500 ml di acqua ma la consistenza finale dipende dal vostro gusto personale, quindi ricordatevi che ad aggiungere c'è sempre tempo, anche a fine cottura e dopo avere ridotto le verdure in crema.
Cuocete con coperchio fino a quando le verdure saranno molto tenere. 
Nel frattempo sbucciate la cipolla e riducetela in anelli sottili.
Una volta cotte, riducete le verdure in crema con un frullatore ad immersione. In teoria non dovreste aggiungere sale ma a questo punto assaggiate, non si sa mai.
In un padellino scaldate tre cucchiai di olio e fate appassire la cipolla a fuoco dolce.
Versate la crema di finocchi ben calda nelle ciotole e completate con le cipolle con l'olio di cottura, le nocciole tritate grossolanamente e una spolverata di pepe.

mercoledì 23 novembre 2016

savoiardi

Mi sono impigrita, più di un mese di assenza dal blog ma vi assicuro che ho mangiato e quindi cucinato e anche fotografato quindi cercherò di farmi perdonare pubblicando al più presto le nuove ricette.
Voglio cominciare con un ricordo di infanzia: i savoiardi che mi faceva la mamma quando ero piccola.
Un biscotto semplicissimo ma tanto buono da mangiare a colazione, nella pausa caffè o da inzuppare e alternare a creme golose (in arrivo anche il mio tiramisù).



6 uova intere
150 g di zucchero semolato
150 g di farina 00
un pizzico di sale
un cucchiaino di estratto di vaniglia

Montate a lungo le uova (a temperatura ambiente) con lo zucchero, la vaniglia e il sale.
Quando saranno gonfie e chiare aggiungete la farina setacciata, mescolandola delicatamente dall'alto verso il basso con una spatola.
inserite in una sacca da pasticcere una bocchetta liscia (io da un cm di diametro ma potete farli anche più larghi o se preferite anche versare il composto a cucchiaiate) e spremete dei bastoncini di impasto su una teglia rivestita con carta forno.
Cospargete i biscotti con poco zucchero semolato e infornateli in forno già caldo a 160° per 15' circa. 
Dovranno rimanere piuttosto pallidi, appena appena dorati.
Lasciateli intiepidire e poi staccateli delicatamente dalla teglia.
Si conservano a lungo ben chiusi in una scatola.

mercoledì 19 ottobre 2016

riso con cachi e gorgonzola

Dopo l'insalata d'orzo mi sono regalata un altro primo piatto autunnale. 
Non amo i cachi perchè troppo dolci e a parte in abbinamento col cioccolato fondente non li consumo e quindi non li acquisto mai.
Una cassetta in regalo mi ha obbligata a provare nuovi abbinamenti che potessero piacermi.
So che vi sembrerà strano ma vi assicuro che è buonissimo!




A porzione:
70 g di riso per risotti (io vialone nano)
20 g di cipolla dorata
un cucchiaio di olio
un cucchiaino da tè colmo di brodo vegetale granulare (io home made)
acqua bollente (circa 250 ml)
un caco
20 g di gorgonzola piccante
2 noci
sale e pepe nero q.b.

Tritate la cipolla, scaldate l'olio in una casseruola e fate appassire la cipolla a fuoco dolce per qualche minuto.
Aumentate la fiamma, aggiungete il riso, fatelo tostare, aggiungete il brodo e poi l'acqua bollente poco alla volta.
Tagliate il caco a metà, estraete la polpa con un cucchiaio e frullatela.
Portate a cottura il riso (dovrà essere abbastanza asciutto), mescolando ogni tanto e aggiungendo acqua quando necessario.
Aggiungete la crema di cachi, mescolate bene e spegnete il fuoco.
Completate con pepe nero, il gorgonzola sbriciolato  e i gherigli tritati grossolanamente.

martedì 18 ottobre 2016

insalata autunnale d'orzo

Nonostante siamo in pieno autunno qui fa ancora caldo ma io non ho più voglia di insalate estive ma nessuna voglia ancora di zuppe calde.
Sentivo il bisogno però di un bel piatto di cereali e verdure e visto che mi hanno regalato una bella zucca...






A porzione:
50 g di orzo perlato
100 g di polpa di zucca
100 g di funghi champignon
100 g di cavolfiore bianco
un rametto di rosmarino
3 spicchi d'aglio
un cucchiaino colmo di paprica dolce
un cucchiaio di olio e.v.o.
sale q.b.
un cucchiaio di semi di zucca
6 nocciole

Accendente il forno in funzione ventilata a 200°.
Cuocete l'orzo in abbondante acqua salata poi scolatelo e lasciatelo raffreddare.
Riducete il cavolfiore in cimette, la zucca a dadini, i funghi a fette.
Schiacciate gli spicchi d'aglio in camicia.
Mescolate bene tutte le verdure in una ciotola con gli aromi, l'olio e una presa di sale.
Disponete le verdure in una teglia, aggiungete nocciole e semi di zucca e infornate per 10'.
Tiratele fuori dal forno e mescolatele all'orzo.
Gustatelo a temperatura ambiente.


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giovedì 13 ottobre 2016

torta mele e cannella

Le mie ricette nascono solitamente dalla necessità o dalla voglia di utilizzare quello che c'è in dispensa oppure dall'ispirazione del momento davanti al banco frutta o a qualche prodotto nuovo sugli scaffali del supermercato.
Quella di oggi invece è una ricetta nata dalla voglia di fotografare una torta e visto che io amo soltanto una determinata categoria di dolci (semplici, preferibilmente secchi, senza creme) mi sono regalata uno dei miei preferiti: una torta di mele.
Semplicissima ma profumata, morbida e friabile al tempo stesso, ottima per la prima colazione ma perfetta anche a fine pasto,  intiepidita leggermente e accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia ma anche da una cucchiaiata di panna montata o una colata di crema inglese.




Per una teglia di 20-22 cm di diametro:
2 uova
100 g di zucchero + un cucchiaio per le mele
un pezzetto di cannella (2 cm)
un cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
120 g di farina
2 cucchiaini di lievito per dolci
120 g di burro
6 meline bio (circa 250 g già mondate)
un limone

Accendete il forno a 180° in funzione statica.
Sbucciate le mele, eliminate il torsolo, tagliatele a spicchietti e mettetele in una ciotola.
Bagnatele col succo del limone, cospargetele con un cucchiaio di zucchero e con la cannella sbriciolata.
Mescolate e lasciate riposare.
Fondete il burro a bagnomaria o al microonde.
Montate le uova intere con lo zucchero e il sale fino ad ottenere un composto gonfio e chiaro.
 Setacciate la farina con il lievito e aggiungetela al composto di uova alternandola al burro, continuando a battere con le fruste.
Imburrate e infarinate la teglia (preferibilmente con l'anello rimovibile).
Versate il composto e disponete le fette di mela.
Infornate e cuocete per 30'-35'. Lo stecchino dovrà uscirne asciutto.
Qualora, durante la cottura, dovesse colorire troppo in superficie copritela con un foglio di alluminio. 
Lasciatela intiepidire prima di sformarla.
Cospargete con zucchero a vela una volta fredda.





mercoledì 5 ottobre 2016

"pizzette" di cavolfiore con formaggio affumicato

Qualche cimetta rimasta nel frigo e l'idea di farci una gran bella frittata poi, visto che il cavolfiore era veramente troppo poco, ho pensato di farci delle frittatine e di condirle come fossero pizzette.
Hanno una consistenza favolosa che non ti aspetti, sono facilissime da preparare, golose e soprattutto sane!




per due persone:
400 g di cavolfiore verde o bianco
2 uova
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
8 cucchiai di salsa di pomodoro fresca
origano
80 g di formaggio affumicato (provola, scamorza)
olio e.v.o.
sale

Lavate il cavolfiore, riducetelo in cimette e frullatelo in un foodprocessor fino a ridurlo in briciole (vi ricordate il cous cous di cavolfiore?)
Cuocetelo al microonde alla massima potenza per 8' mescolandolo a metà cottura.
Se non avete il microonde cuocetelo al vapore. 
Lasciatelo intiepidire poi strizzatelo bene dentro un panno o una garza in modo da eliminare tutta l'acqua in eccesso.
Accendete il forno in modalità ventilata a 200°.
Trasferitelo in una ciotola e aggiungete le uova, il parmigiano, una presa di sale e mescolate bene.
Distribuite bene il composto a cucchiaiate su una teglia rivestita di carta forno (verranno circa 8 pizzette), schiacciandolo un po' col dorso del cucchiaio.
Distribuite sopra ognuna di loro un po' di salsa, un pizzico di origano e infornate in forno già caldo per 8'.
Tritate il formaggio e completate le pizzette. Infornate ancora 2'
Utilizzate la stessa base, aromatizzandola a vostro piacere e condendola come meglio vi aggrada.
Buon appetito!

giovedì 29 settembre 2016

gigli di legumi con zucchine e speck

Adoro i legumi e li mangio speso e in varie forme: zuppe, insalate, polpette, hamburger... Nel blog troverete tante ricette sotto l'etichetta "legumi".
La pasta sinceramente mi mancava. 
Ne conoscevo di farina di lenticchie o di piselli ma non avevo mai assaggiato una pasta di legumi misti.
E' pronta in tre minuti e quindi è una veloce alternativa ai legumi tradizionali.
La prima volta ho voluto assaggiarla al naturale con un filo d'olio, poi mi sono sbizzarrita con condimenti e modalità di cottura diversi.
L'ho cotta in maniera tradizionale (in acqua bollente salata), ho provato a "risottarla" e l'ho preparata ripiena e gratinata in forno.
Comunque la prepariate è buonissima! 
Oggi vi propongo la mia prima versione, cotta e poi saltata in padella con zucchine e speck.
Il tutto in tre minuti!



A porzione:
60 g di pasta di legumi
un cucchiaio di scalogno tritato
mezza zucchina
20 g di speck
1 cucchiaio di olio e.v.o.
rosmarino fresco

Mettete la pentola con l'acqua sul fuoco, salate e portate a ebollizione. Cuocete la pasta per tre minuti.
Nel frattempo avrete scaldato l'olio in padella e aggiunto lo scalogno.
Lasciatelo appassire e poi aggiungete gli aghi di rosmarino tritati e lo speck e la zucchina ridotti in dadini. 
Cuocete a fuoco vivo per qualche minuto.
Trasferite la pasta con un mestolo forato in padella e saltatela a fuoco vivace velocemente col condimento, aggiungendo un paio di cucchiai di acqua di cottura.
Completate con pepe nero appena macinato.

mercoledì 21 settembre 2016

"cotolette" di peperoni

Una ricetta che mi ricorda l'estate appena passata. 
Oggi qui diluvia e l'odore dei peperoni fritti mi riporta indietro di qualche settimana, ai tramonti, agli aperitivi in riva al mare...





Per due persone:
due peperoni
farina 00
un uovo grande
pangrattato
menta fresca

Accendete il forno a 200°.
Cuocete i peperoni finché morbidi poi chiudeteli in un sacchetto di carta o avvolgeteli in un foglio di alluminio. In questo modo la pelle si stacherà più facilmente.
Lasciateli intiepidire poi spellateli.
Eliminate il picciolo e i semi e filamenti interni.
Dividete ogni peperone in tre o quattro falde.
Asciugateli bene con carta assorbente poi passateli nella farina, eliminando l'eccesso, nell'uovo e nel pangrattato al quale avrete aggiunto la menta tritata (ma potete scegliere l'erba aromatica che preferite o la spezia che preferite).
Pressate bene per far aderire il pangrattato e friggete in olio e.v.o.
Trasferite le falde di peperone su carta assorbente, salateli e serviteli ben caldi.




domenica 18 settembre 2016

chips di bucce di carote al curry

Si, proprio bucce di carote. Perché buttarle?
Dopo le polpette di pane raffermo, il pesto di foglie di carote, lo sciroppo di bucce di ananas e la buccia di anguria marinata, oggi, per la sezione cucinare con gli avanzi, vi propongo delle golosissime chips per il vostro aperitivo.



Bucce di carote ben lavate e asciutte
acqua frizzante
farina di riso
sale
curry
olio di semi di arachidi

In una ciotola mettete circa 120 g di farina di riso, mezzo cucchiaino di curry e  versate 200 ml di acqua frizzante ghiacciata poco alla volta mescolando. 
Dovrete ottenere una pastella piuttosto fluida.
Immergete le bucce di carote (anche due-tre insieme) nella pastella e friggetele in olio ben caldo finché diventano croccanti.
Trasferitele su carta assorbente, salatele e gustatele immediatamente.
Potete anche prepararle un po' prima e poi scaldarle in forno ben caldo per qualche minuto.

venerdì 16 settembre 2016

polpette di pane raffermo con caciotta e bacon

Normalmente friggo poco. 
Le patatine e le cotolette per i ragazzi di tanto in tanto, le melanzane per la caponata...Ma in questo periodo chissà perché mi trovo sempre più spesso davanti alla padella, quindi, non me ne vogliano i salutisti ma le prossime ricette avranno un unico comune denominatore: il fritto!
Per ridurre i sensi di colpa sappiate comunque che questa ricetta, così come la prossima è stata pensata per recuperare del cibo che altrimenti sarebbe finito nella spazzatura. 
Quindi, che fritto sia!!


200 g di pane raffermo (anche molto duro)
1 uovo
un cucchiaio di caciocavallo stagionato grattugiato 
50 g di bacon 
50 g di provola gustosa 
sale, pepe, 
pangrattato
olio di semi di arachide per la frittura

Premetto: è un piatto che nasce per riciclare gli avanzi quindi utilizzate pure quel che resta di formaggi e salumi nel vostro frigo. 

Tagliate il pane a pezzi, mettetelo in una ciotola capiente e copritelo con acqua.
Lasciate ammorbidire il pane per una ventina di minuti poi strizzatelo bene e impastatelo con l'uovo, il formaggio grattugiato, sale, pepe e se volete erbe e spezie tritate, quelle che preferite (io ho messo del rosmarino tritato).
Fate rassodare un'ora (anche di più) in frigo poi prelevate piccole porzioni, appiattitele sul palmo della mano, inserite all'interno di ognuna un pezzetto di formaggio e uno di bacon, poi richiudete dando la forma di una polpetta.
Passate le polpettine nel pangrattato e friggetele in padella con un dito di olio ben caldo girandole di tanto in tanto.
Servitele per l'aperitivo oppure accompagnate da una ricca insalata verde come piatto unico.
Potete anche prepararle in anticipo e scaldarle in forno ben caldo per qualche minuto.

sabato 10 settembre 2016

fillo con fichi e brie

Ho messo insieme alcuni tra i miei ingredienti preferiti in una preparazione velocissima perfetta per un pranzo leggero, un antipasto, un aperitivo tra amici...(provatela in versione fingerfood)
Adoro la pasta fillo. Da sempre!
In alcuni casi la preferisco alla pasta sfoglia, soprattutto quando devo abbinarla a ingredienti molto grassi.
Si mantiene leggera, croccante, ha un sapore neutro e si abbina al dolce come al salato.
Per il brie ho una grande passione che risale alle mie prime visite in Francia. Ricordo ancora una forma intera, mangiata a fette come fosse una torta... Una scorpacciata!
I fichi invece sono una passione recente. Fino all'anno scorso mangiavo solo quelli piccoli, verdi, ben sodi e soltanto in abbinamento al prosciutto crudo. Ora li apprezzo in tutte le loro forme, specie e utilizzi.
Lo speck... lo mangerei sempre, ovunque!





Foderate una teglia a bordi bassi da crostata (preferibilmente col fondo rimovibile) con 4 strati di pasta fillo.
Distribuite fettine di brie su tutta la superficie, continuate con i fichi tagliati in quattro e lo speck a fiammiferi.

Completate con pepe nero e foglioline di timo.
Infornate a 180° nella parte più basso del forno per 20'.
Sfornate, lasciate intiepidire e poi trasferite sul piatto da portata.
Per darvi un'idea delle quantità, avendo usato una piccola teglia rettangolare 10X30, ho avuto bisogno di 100 g di brie, 6 fichi e 50 g di speck.

E una fetta tira l'altra....



venerdì 9 settembre 2016

Insalata di pollo e sedano rapa

Tutto è nato da un'uva meravigliosa regalatami da Fina, che a proposito è tornata sul suo blog  con due ricette imperdibili!!
Quella rossa mi ha ispirato una golosissima focaccia dolce che ho postato qui e quella bianca è finita dritta dritta nell'essiccatore.
Non sto qui a dirvi della soddisfazione che ho provato nell'assaggiare l'uvetta morbida, dorata, dolcissima, risultato di 30 ore di essiccazione.
E visto che avevo voglia di un'insalata di pollo e che avevo appena comprato un sedano rapa....



Per due persone:
due piccole cosce di pollo
200 g di sedano rapa
40 g di uvetta
un cucchiaio di semi di coriandolo
uno spicchio d'aglio
un cm di zenzero fresco
il succo di due lime
6 cucchiai di yogurt magro
4 cucchiai di aceto di mele
2 cucchiai di olio e.v.o.
sale
pepe nero
una mela rossa biologica (o se preferite il gusto più acidulo una granny smith)

Se avete un essiccatore e volete fare da voi l'uvetta, scegliete dell'uva piccola, dolce e senza semi.
Portate dell'acqua a ebollizione e sbianchite gli acini per 2-3 minuti.
Scolateli, asciugateli e metteteli nell'essiccatore. 
Io ne ho uno Tauro essiccatori e ho usato il programma T4 per 28 ore (circa). 
Ovviamente i tempi di essiccazione dipendono dalla dimensione degli acini. I miei erano molto piccoli e la scottatura è servita per rendere meno impermeabile la buccia.



Cuocete il pollo:
in una pentola mettete le cosce di pollo, una carota, una costa di sedano, mezza cipolla tagliata a metà e una foglia di alloro. 
Coprite con acqua, portate a ebollizione, poi abbassate la fiamma.
Cuocete a fuoco lento fino a quando la carne sarà morbida e si staccherà da sola dalle ossa.
Sfilacciate il pollo e lasciate raffreddare.
Filtrate il brodo e usatelo subito congelatelo. Avrete di sicuro un'occasione per usarlo.
Riducete il sedano rapa a filini con una grattugia a fori grossi.
Preparate la salsa:
in una ciotola riunite yogurt, il coriandolo pestato, pepe, sale, l'aglio e lo zenzero grattugiati, olio e aceto. Mescolate bene.
In una ciotola riunite pollo, sedano rapa, uvetta, mela a dadini (nella foto l'ho lasciata a fette solo per esigenze fotografiche)
Condite con la salsa di yogurt.


martedì 6 settembre 2016

focaccia dolce all'uva

Uva piccola, dolce, succosa e senza semi.
Meraviglioso regalo di un'amica meravigliosa.
Avrei voluto mangiarla tutta così com'era ma la voglia di farne qualcosa di goloso era troppa e da tempo volevo fare una focaccia dolce...


300 g di farina 0
10 g di lievito di birra
50 g di zucchero di canna
140 g di latte parzialmente scremato
2 tuorli
50 g di burro (io francese demi sel)
un pizzico di sale
500 g di acini di uva
per completare:
20 g di burro
un cucchiaio di zucchero di canna


Scaldate leggermente il latte e scioglietevi il lievito mescolando bene.
Impastate la farina a mano o in planetaria aggiungendo il latte poco alla volta e i tuorli alternandoli allo zucchero e al sale. Lavorate a lungo.
Alla fine incorporate il burro morbido.
Dovrete ottenere un impasto morbido, liscio ed elastico.
Lasciatelo lievitare due ore, due ore e mezza
Sciacquate bene gli acini d'uva e asciugateli.
Dividete l'impasto in due parti, una un po' più grande.
Fondete il burro rimasto e con una parte spennellate il fondo di una teglia tonda senza bordi da 30 cm di diametro.
Stendete la parte più grande tirandola da sotto delicatamente dal centro verso l'esterno.
Distribuite l'uva su tutta la superficie lasciandone una piccola parte per la decorazione.
Allargate il resto dell'impasto e stendetelo sopra l'uva sigillando bene i bordi tutto intorno.
Distribuite sulla superficie gli acini rimasti, spennellate col burro fuso e cospargete con lo zucchero.
Infornate in forno caldo a 180° per 15'-20'.




giovedì 1 settembre 2016

le sfincette della mia mamma

Per me sono le sfincette della mia mamma. 
Per lei sono le sfincette della sua mamma. 
Per i cugini e gli amici di famiglia sono le sfincette di zia Ina.
Per i nipoti sono le sfincette di nonna Ina...
E' stata, ed è ancora, la merenda preferita di tutti noi in famiglia e di tutti quelli che hanno la fortuna di trovarsi a casa sua quando decide di prepararle e come le fa lei nessuno! 
E siccome la ricetta non esiste perché lei le fa "ad occhio", riprodurle è pressoché impossibile.
Le sue mani, il suo tocco, la sua esperienza, il suo modo di sentire l'impasto, quello non si può insegnare, non si può trasferire.
Per quanto io abbia assistito decine e decine di volte alla loro preparazione non sono mai riuscita ad eguagliarne la bontà.
Però posso darvi la mia versione che non è male. 
Mio figlio oggi ha sentenziato "buone! Non sono come quelle della nonna..." 
Insomma, si è accontentato.
E voi vi accontentate?



Per una ventina di sfincette:
200 g di farina 00
50 g di farina rimacinata
5 g di lievito di birra
un cucchiaino di zucchero
un pizzico di sale
una piccola patata (100 g)
220 g circa di acqua

e poi
olio di arachidi per friggere
zucchero semolato per completare

In una ciotola riunite le farine, il lievito sbriciolato, la patata appena tiepida lessata, sbucciata e schiacciata e lo zucchero.
Versata l'acqua poco alla volta e impastate con una mano tenendo ferma la ciotola con l'altra.
Quando la consistenza del'impasto ve lo permetterà cominciate a lavorarlo tirandolo verso su e sbattendolo sul fondo della ciotola.
Questo video potrà esservi utile.





Dovrete lavorarlo a lungo, aggiungendo l'acqua sempre un po' alla volta e verso la fine anche il sale.
Di tanto in tanto riunite l'impasto e ripulite i bordi della ciotola.
coprite con pellicola e lasciate lievitare un'ora e mezza o due.
Dovrà essere più che duplicato e pieno di bollicine sopra.
Scaldate l'olio. Fate la prova immergendo uno stecchino. se intorno si formano delle bollicine potete iniziare a friggere.
Prelevate l'impasto a cucchiaiate e friggete le sfincette abbassando poi la fiamma per evitare che coloriscano troppo restando crude dentro.



Giratele spesso e quando saranno dorate uniformemente fatele scolare su carta assorbente.
Passatele nello zucchero semolato e gustatele entro qualche ora.




martedì 30 agosto 2016

crema di zucchine e basilico con vongole

Rientro traumatico in città. 
Troppo caldo. 
Mi manca il mare...
Mi consolo ricordando gli esperimenti gastronomici di questo ultimo mese.
Questo piatto lo avevo provato un paio di settimane fa e, la prima volta, alla crema di zucchine avevo aggiunto un po' di pesto di basilico che avevo preparato e congelato e le cozze.
Il gusto era buono ma non del tutto convincente.
Troppo olio!
Il pesto è già di per sé ricco d'olio e la crema di zucchine partiva da una base di olio e porri.
BOCCIATA!
Ho riprovato allora con del basilico fresco al posto del pesto, ho omesso il formaggio presente nel pesto già pronto e ho aggiunto alla fine i pinoli tostati.
Le vongole poi, con la loro sapidità più marcata, hanno fatto il resto. Una vera goduria!



Per due persone:
400 g di zucchine
200 g di patate
un porro
olio e.v.o.
un mazzetto di basilico
due cucchiai di pinoli
due spicchi d'aglio
500 g di vongole

In una padella larga mettete l'aglio schiacciato e le vongole già spurgate.
Fatele aprire a fuoco vivace. Filtrate il liquido rilasciato e sgusciate le vongole. Tenete da parte.
Affettate finemente il porro. Fatelo stufare in casseruola con 4 cucchiai di olio.
Lavate e spuntate le zucchine, sbucciate le patate, affettatele molto sottili e aggiungetele in padella.
Aggiungete un bicchiere d'acqua (180-200 ml) e un mestolino di liquido rilasciato dalle vongole e cuocete fino a completa cottura delle patate.
Aggiungete abbondante basilico fresco, salate e frullate bene con un frullatore a immersione.
Tostate leggermente i pinoli in un padellino senza alcun condimento.
Dividete la crema in due ciotole, aggiungete le vongole, i pinoli e completate con una spolverata di pepe nero e un filo di olio a crudo.

domenica 28 agosto 2016

idee per l'aperitivo: sfogline con fichi e prosciutto

Dai più classici degli abbinamenti, crudo e fichi, un bocconcino di sfoglia.


Sbucciate i fichi, tagliateli a metà, avvolgeteli in una fettina di crudo, arrotolateli in una strisciolina di sfoglia (basteranno un paio di gir) e poi tagliateli di nuovo a metà con un coltello molto affilato.
Tenete i bocconcini in frigo fino al momento di infornarli.
Cuoceteli a 200° fino a doratura (circa 15')
Gustateli tiepidi.

sabato 27 agosto 2016

idee per l'aperitivo: anguria, feta e menta

L'abbinamento frutta e formaggio è uno dei miei preferiti.
Ho già postato tempo fa delle insalate deliziose con i fichi, con l'uva e un'insalata di riso con feta e anguria.
Proprio quest'ultima è stata fonte di ispirazione per un goloso boccone ideale per l'ora dell'aperitivo.



Tagliate feta e anguria in cubetti di egual misura.
Lavate la menta fresca.
Infilzate feta, anguria e fogliolina di menta con uno stecchino.
Completate con poco pepe nero e scorza di limone grattugiata.

venerdì 26 agosto 2016

idee per l'aperitivo: tramezzini con labneh e cetriolo

Se avete già provato a preparare il labneh di sicuro ne avrete un po' in frigorifero. Se invece non lo avete mai fatto, cosa aspettate? la ricetta la trovate qui!


Per 24 minitramezzini:
tre fette di pane da latte per tramezzino
200 g di labneh
un cucchiaio di senape
due fette di prosciutto cotto
un cetriolo
due foglie di lattuga

Mescolate la senape al labneh.
Stendetene un quarto su una delle fette di pane.
Aggiungete il cetriolo sbucciato e tagliato in fette molto sottili, il prosciutto e una foglia di lattuga.
Spalmate un'altra fetta con altro labneh e capovolgetela sulla lattuga.
Ripetete un altro strato e completate con la terza fetta sempre spalmata col labneh.
Con un coltello affilato a lama non seghettata tagliate in tre strisce per la lunghezza e poi in 8 nel senso della larghezza. Otterrete 24 cubetti.  Se poi volete dei semplici sandwich, adatti ad un brunch o anche ad un tè pomeridiano, usate del semplice pane in cassetta, fate un solo strato e tagliate in due triangoli.


giovedì 25 agosto 2016

idee per l'aperitivo: spiedini con zucchine marinate

Ricordate i nastri di zucchine marinati che ho postato qualche tempo fa?
La ricetta la trovate qui
Dopo averli scolati e asciugati bene con carta da cucina, arrotolateli e alternateli a mezzi pomodori ciliegini e mezze mozzarelline.
Otterrete dei coloratissimi e gustosissimi spiedini!
Irrorate con un filo d'olio e.v.o. e cospargete con un pizzico di pepe nero appena macinato.



mercoledì 24 agosto 2016

idee per l'aperitivo: sfoglia con patate affumicate


Che io abbia una passione particolare per l'ora dell'aperitivo non è un mistero. Al mare poi ho una microcucina e l'aperitivo è la soluzione migliore e anche la più piacevole per invitare gli amici a casa.
Da oggi e per i prossimi giorni condividerò con voi alcune idee (non sono proprio delle ricette) per accompagnare un buon bicchiere di vino o il vostro cocktail preferito.




Stendete della sfoglia già pronta, preferibilmente rettangolare, in una teglia (20X25) in modo da coprire fondo e bordi per almeno due-tre centimetri. 
Lasciate sotto la carta forno, vi sarà più facile sformarla.
Grattugiate 700 g di patate, salatele e lasciatele spurgare per mezz'ora poi strizzatele e trasferitele in una ciotola.
Aggiungete 200 g di provola affumicata grattugiata anch'essa, 4 uova leggermente battute con 1/2 bicchiere di latte, due cucchiai di parmigiano grattugiato, sale e pepe.
Se avete un po' di speck tritatelo e aggiungetelo al resto.
Versate tutto nella sfoglia e infornate per 30'-40' in forno ben caldo a 200°.
Ricordatevi che la sfoglia cuocerà meglio se è ben fredda.
Se è stata troppo tempo fuori vi conviene quindi passarla in frigo per un po' prima di infornarla.
Sformate, lasciate intiepidire e tagliate in cubi.
Potete prepararla anche prima e scaldarla in forno poco prima di servirla.
L'ho mangiata anche il giorno dopo, conservata in frigo e scaldata al momento ed era buonissima!!

martedì 23 agosto 2016

peperoni ripieni

Questa estate ne ho fatto scorpacciate.
Al forno, spellati e conditi con olio e aceto, in agrodolce, a cotoletta (a breve vi darò la ricetta), col pollo nel basmati o nelle piadine in simil fajtas.
E infine classicamente farciti!

due peperoni
4 fette di pane in cassetta
una piccola cipolla
un cucchiaio di pinoli
due cucchiai di uva passa
tre filetti di acciuga sott'olio
un cucchiaio di caciocavallo grattugiato
un cucchiaio di parmigiano grattugiato
olio e.v.o.
sale e pepe nero

Mettete l'uva passa in acqua tiepida e fatela rinvenire per mezz'ora poi strizzatela e tenetela da parte.
Affettate finemente la cipolla.
Fatela appassire in quattro cucchiai di olio.
Aggiungete i filetti di acciuga e lasciateli sciogliere a fuoco dolce schiacciandoli con i rebbi della forchetta.
Frullate il pane e aggiungetelo in padella.
Aggiungete uva passa e pinoli. 
Mescolate bene per fare insaporire.
Salate e pepate e alla fine, fuori dal fuoco, amalgamate i formaggi.
Lavate i peperoni, incidete la parte superiore col picciolo e staccatela.
Con un coltellino eliminate i filamenti interni.
Farcite i peperoni con il ripieno, chiudete con il loro "coperchio", irrorateli con un filo d'olio e infornate a 180° per 20'-25' circa.
Gustateli tiepidi.