venerdì 27 novembre 2015

carote al forno glassate

Una versione invernale del classico pinzimonio. 
Le carote cotte in forno e glassate col miele si immergono in una salsa agra, densa, preparata con le loro foglie fresche.
Un'idea per l'aperitivo o per un contorno.




un mazzo di carote fresche
olio e.v.o. q.b.
un cucchiaio di miele liquido di sulla
sale
pepe nero appena macinato
50 g di foglie di carote
4 cucchiai di olio e.v.o.
2 cucchiai di aceto di vino bianco




Staccate il ciuffo di foglie dal mazzo di carote e tenetelo da parte. Pelate le carote, salatele e oliatele.
Disponetele su una teglia e cuocetele da 30' a 35' a seconda della grossezza a 200° funzione ventilata, girandole di tanto in tanto.
Gli ultimi 5' glassatele con il miele e completatene la cottura.
Nel frattempo pulite il ciuffo, eliminando le parti più dure e tenendo solo le foglie più tenere.
Frullatele con l'olio, l'aceto e una presa di sale.
Pepate le carote e servitele tiepide o a temperatura ambiente con la salsa.



Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free(Fri)Day!

mercoledì 25 novembre 2015

ravioli di patate con ragu di polpo

Sempre di corsa, ho rischiato di arrivare in ritardo anche questo mese all'appuntamento con l'MTC.
Nell'ultimo giorno utile partecipo alla sfida lanciata da Monica e Luca con questi ravioli di patate con ragu di polpo
Nulla di nuovo nel condimento. E' un sugo che amo molto e che avevo già postato qui
E' strepitoso e vi consiglio vivamente di provarlo!



Per 4 persone:

100 g di farina 00
100 g di farina di rimacino
2 uova
un pizzico di sale
3 grosse patate (600 g circa)
un mazzetto di prezzemolo
sale

e poi:

un polpo di circa 600 g già pulito e tagliato in piccoli pezzi
80 g di base per soffritto (cipolle, carote e sedano finemente tritati)
2 cucchiai di olio e.v.o.
un piccolo peperoncino piccante
un pezzetto di cannella lungo 4 cm
50 ml di vino bianco
250 ml di acqua
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
300 ml di passata di pomodoro
un cucchiaino da caffè di zucchero
sale q.b.

In una pentola scaldate l'olio e aggiungete la base per il soffritto, il peperoncino tritato e la cannella. 
Lasciate rosolare un minuto poi aggiungete il polpo già tagliato in pezzi molto piccoli (questa operazione conviene che ve la lasciate al vostro pescivendolo di fiducia....). 
Rosolatelo a fuoco vivo poi sfumate col vino, aggiungete il concentrato di pomodoro, l'acqua, mescolate bene e lasciate cuocere a fuoco bassissimo per 40'.
A questo punto aggiungete la passata di pomodoro e lo zucchero e lasciate cuocere per altri 20'. 
Verso la fine salate.
Nel frattempo impastate a lungo la farina con le uova e il pizzico di sale.
Dovrete ottenere una pasta molto consistente e liscia. Io lo faccio con la planetaria.
Lasciatela riposare per almeno mezz'ora avvolta con pellicola alimentare.

Cuocete le patate con tutta la buccia poi pelatele e schiacciatele allo schiacciapatate, conditele con il sale e poco prezzemolo tritato.
Se volete trasferite la purea di patate in una sacca da pasticceria.
Trascorsa la mezz'ora, dividete l'impasto in tre parti e stendetelo molto sottile (io alla penultima tacca della mia sfogliatrice), infarinandolo leggermente (mi raccomando, tenete il resto della pasta ben avvolta nella pellicola affinché non secchi).
Disponete ogni sfoglia sul piano infarinato e distribuite la purea di patate a mucchietti distanti tra loro.




Ripiegate la sfoglia sul ripieno, sigillate tutto intorno cercando di far uscire l'aria (io spennello un po' d'acqua intorno al ripieno prima di ripiegare la sfoglia) e poi tagliate i ravioli con il vostro coppapasta preferito.
Disponete i ravioli su un vassoio infarinato con farina di rimacino.
Portate abbondante acqua salata a bollore e cuocete i ravioli per 3'.
Tirateli fuori con un mestolo forato e passateli in padella con il ragu di polpo.
Serviteli con una spolverata di prezzemolo tritato.




Con questa ricetta partecipo al MTC di novembre



sabato 21 novembre 2015

tortine variegate al cacao

Tempo fa postai la ricetta del ciambellone variegato, uno dei dolci che faccio più spesso, per la colazione del mattino o per la merenda. 
Avendo rivisto nel corso degli anni l'uso di alcuni alimenti (ho del tutto abbandonato la margarina e ridotto quando possibile l'uso del burro, sia per motivi di salute che di gusto) ho rielaborato la ricetta dello storico ciambellone e il risultato è stato così apprezzato in famiglia da non fare rimpiangere la versione burro/margarina.
Sempre più spesso utilizzo questo impasto per preparare dei muffins. Li preferisco, li trovo pratici, sono monoporzione e non è necessario imburrare e infarinare lo stampo. 
Il composto si versa direttamente nei pirottini e il gioco è fatto!





per 12 tortine:

3 uova
150 g di zucchero
115 g di acqua (più 3 cucchiai)
75 g di olio di semi di girasole (più 2 cucchiai)
un cucchiaino di lievito
150 g di farina 00
2 cucchiai di cacao amaro
un cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale

Montate le uova intere con lo zucchero, il pizzico di sale e la vaniglia, fino ad ottenere un composto gonfio, chiaro e spumoso.
Setacciate la farina con il lievito e incorporatela delicatamente, con una spatola, mescolando dal basso verso l'alto per non smontare le uova alternandola con l'olio e l'acqua.
Versate poco più di metà dell'impasto nei pirottini, inseriti nell'apposita teglia (la mia ha 12 incavi per muffin).
Setacciate il cacao e incorporatelo all'impasto come avete fatto con la farina, alternandolo ai 3 cucchiai di acqua e 2 di olio.
Distribuite il composto al cacao su quello bianco e con uno stecchino mescolate i due composti con movimenti circolari.
Infornate in forno caldo a 180° per circa 15'. Verificate la cottura con uno stecchino. Dovrà uscire asciutto.
Servite, una volta freddi, con una spolverata di zucchero a velo.

Se preferite preparare il ciambellone invece, imburrate e infarinate uno stampo a ciambella (diametro 24 cm). 
Versate l'impasto come spiegato sopra e infornate sempre a 180° per circa 25' circa.
Verificatene la cottura sempre con uno stecchino.




venerdì 20 novembre 2015

zucchina centenaria in tempura con salsa "caponata"

Dopo avervela proposta in deliziosi tortini con la quinoa, gustata cruda ad insalata, in umido, a minestra, oggi la zucchina centenaria si veste in tempura e si immerge in una deliziosa salsa agrodolce che ha tutto il sapore e il calore della nostra amata caponata.





Sbucciate le zucchine con un pelapatate, tagliatele a fette alte un centimetro e ogni fetta a bastoncini come fossero patate da friggere.


Preparate la pastella:
in una ciotola setacciate farina di riso e aggiungete acqua frizzante freddissima quanto basta per ottenere una pastella molto fluida.
Per una zucchina sono bastati 80 g di farina e 120 circa di acqua.
Infarinate leggermente le fette di zucchina, immergetele nella tempura e friggetele in abbondante olio di semi molto caldo.
Cuocete fino a doratura, scolate e salate.
Servitele  calde con la salsa agrodolce.

Per la salsa:
500 ml di passata di pomodoro
50 g di olive verdi schiacciate (io uso quelle di Castelvetrano) al netto del nocciolo
40 g di capperi sottosale (già dissalati)
30 g di sedano mondato e ridotto in piccoli pezzi
50 g di zucchero
50 g di aceto di vino bianco
una presa di sale

Cuocete tutti gli ingredienti per 10' poi frullate con un mixer ad immersione.
Servitela a temperatura ambiente.
La salsa si conserva in frigo per una settimana ben chiusa in un barattolo ed è buonissima con qualunque frittura quindi se non trovate le zucchine centenarie potete tuffarci dentro qualunque altro ortaggio in tempura o anche semplici patatine fritte!!




mercoledì 4 novembre 2015

Torta pere e cioccolato

Tra le torte più buone che io abbia mai preparato. 
Tra le più richieste in famiglia e tra gli amici eppure non ne ho mai postato la ricetta...... Lo confesso, ne sono un po' gelosa ma è così buona che non si può non condividerla.
Una frolla croccante, mezze pere immerse in una golosissima "mousse" al cioccolato fondente.... una vera goduria!
La ricetta risale ad una quindicina di anni fa (forse anche di più) e se non ricordo male era stata pubblicata su una rivista. 
Non ne sono certa ma dovrebbe essere A Tavola, la rivista che acquistavo in quel periodo. 
Non ricordo neppure se nel corso degli anni ho appartato qualche modifica. 
Comunque sia, in questa versione è strepitosa e vi consiglio vivamente di provarla.
Astenersi persone a dieta!!




Per la frolla:
400 g di farina 00
200 di burro
160 g di zucchero
2 uova intere
un pizzico di sale
un cucchiaino di estratto di vaniglia

Per il ripieno:
4 pere abate
6 tuorli
120 g di zucchero
200 ml di panna fresca liquida
100 g di cioccolato fondente
un pizzico di sale

Accendete il forno a 200°.
Preparate la frolla impastando brevemente tutti gli ingredienti.
Avvolgetela in un foglio di carta alluminio e trasferite in frigo.
In un pentolino montate a spuma i tuorli con lo zucchero, ponete sul fuoco dolce, aggiungete la panna, il cioccolato a pezzetti, il pizzico di sale e portate al primo bollore sempre mescolando.
Togliete dal fuoco.
Sbucciate le pere, tagliatele a metà ed eliminate il torsolo.
Stendete poco più della metà della frolla su un foglio di carta forno leggermente infarinata. 
Rivestite il fondo e i bordi di una teglia da crostata dal diametro di 26 cm circa.
Versate la crema sul fondo, distribuitela uniformemente, e disponete le mezze pere a raggiera. 
In base alla loro larghezza  (mi raccomando, quando le comprate, scegliete le più piccole e di dimensione simile) ce ne andranno da 7 a 8.
Stendete il resto della frolla e coprite le pere sigillando bene i bordi.
Eliminate la pasta in eccesso, spennellate con poco latte e infornate nel ripiano più basso del vostro forno per 40' circa. Dovrà essere dorata in superficie.
Lasciatela intiepidire prima di sfornarla.
Se avete utilizzato una teglia con il fondo amovibile sarà più semplice, in ogni caso aiutatevi sollevandola con la carta forno.
Servitela a fette, a temperatura ambiente, con una spolverata di zucchero a velo.