E poi al banco frutta e verdura ho visto una cosa che noi umani palermitani mai avremmo pensato di poter trovare: IL RABARBARO!!
Il rabarbaro, questo sconosciuto, lo avevo avuto tra le mani una sola volta, qualche anno fa, regalo di un'amica tornata da Londra. Ci avevo preparato una composta con le fragole poi mai più visto se non in foto. Troppo golosa l'occasione per lasciarmela sfuggire e quindi Flavia.... (un po' di arruffianamento può essere utile) questa rarità è per te!!
Per la pasta brisée di Michel Roux riporto la ricetta scritta da Flavia (è strepitosa!!!!):
250 g di farina
150 g di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
1 cucchiaino di sale
Un pizzico di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo
Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.
Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.
Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia a stare insieme.
Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino all’uso.
-La Pasta Brisée si conserva benissimo in un contenitore a chiusura ermetica, per una settimana in frigo e fino a tre mesi in freezer.
150 g di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
1 cucchiaino di sale
Un pizzico di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo
Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.
Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.
Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia a stare insieme.
Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino all’uso.
-La Pasta Brisée si conserva benissimo in un contenitore a chiusura ermetica, per una settimana in frigo e fino a tre mesi in freezer.
Per la composta di rabarbaro:
300 g di rabarbaro
150 g di zucchero grezzo di canna
1 mela golden
130 g di pecorino toscano
pepe nero appena macinato
20 g di pistacchi tritati grossolanamente
Sciacquate bene gli steli di rabarbaro, eliminate le estremità se rovinate e tagliatelo in tronchetti. Metteteli in pentola con lo zucchero e cuocete a fuoco moderato mescolando di tanto in tanto per circa 15'.
Stendete la pasta brisée a 3 mm circa di spessore e foderate una teglia rettangolare 10 cm per 30 cm (vi avanzerà un po' di pasta. Conservatela per delle tartellette). Passate il mattarello lungo i bordi per eliminare la pasta in eccesso e ottenere dei bordi uniformi. Tenete la teglia in frigo fino al momento di infornarla. L'impasto manterrà meglio la sua forma se passato in forno da freddo.
Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e coprite con un foglio di carta forno. Riempite con fagioli o riso e infornate a 200° per 15'. Eliminate la carta (e i fagioli) e infornate per altri 15'.
Nel frattempo sbucciate la mela, eliminate il torsolo e affettatela. Tenete le fette in acqua acidulata. Tagliate a fettine anche il formaggio.
Tirate fuori il guscio di brisée dal forno. Ricoprite il fondo con la composta di rabarbaro e poi alternate fettine di mela e formaggio. Completate con il pepe nero e i pistacchi. Infornate per 10' . I sapori si amalgameranno e il formaggio fonderà leggermente.
Lasciate intiepidire e poi sformate. Sarà più facile se userete una teglia col fondo rimovibile. Servitela appena tiepida o a temperatura ambiente.
Con questa ricetta partecipo all'MTC di Marzo!!
Ale non puoi non dirmi in quale fruttivendolo hai preso il rabarbaro....??? Noi ce lo siamo portati via persino dal Belgioo chiuso in valigia :-) potremmo fare un salto dal fruttivendolo, sicuramente più vicino di Bruxelles!
RispondiEliminaLa tarte è favolosa! La prossima volta che prepari una tale squisitezza fai un fischio che corriamo subito da te! Non si possono negare certe cose, ehehehe :-)
Passate, ne è rimasta una fettina!! =) =) =)
EliminaDunque a parte l'invidia per il fatto che tu abbia un fruttivendolo che vende il rabarbaro a queste latitudini... mi aspettavo molto da te e ti aspettavo al varco..e non mi hai delusa, anzi sei riuscita a sorprendermi ancora di più, di quanto tu già non faccia .... hai messo delle belle le consistenze(oltre a sapori che ben si uniscono) , e lo hai fatto magistralmente...devo conffessarlo..mi state mettendo già in grande difficioltà! Però non ti nego che le colpe di cui mi accusi...sono colpe fantastiche, grazie Ale.... un abbraccio Flavia
RispondiEliminaFlavia, hai proposto un tema che è tra i miei preferiti, questo è il mio ringraziamento! Se vieni da queste parti e trovo di nuovo il rabarbaro te la faccio assaggiare ;)
EliminaIo non riesco mai a trovarlo il rabarbaro! :(
RispondiEliminaInvidia invidiosa per me!!
Ma la tua tarte è spettacolare!!!
La tua tarte è originalissima e lo stampo rettangolare la rende ancora più scenografica (io lo bramo da tempo!). Ora vado a vedermi anche la trilogia di tatin, che se tanto mi dà tanto saranno una più bella e golosa dell'altra.
RispondiEliminaA presto
rabarbaro??? WoW!!!
RispondiEliminaUna combinazione perfetta dei ingredienti e una bella brisèe!!!
Complimenti!!!
Veramente un bella tarte e i sapori meravigliosi
RispondiEliminae da trentina vedere che hai abbinato le golden al pecorino non posso che farti i complimenti
ciao Manu
Questa la vorrei veramente assaggiare!!! Adoro la frutta nei piatti salati e poi abbinata ai formaggi mi fa letteralmente impazzire. Cosa dire del rabarbaro???? Mai trovato da nessuna parte, quindi pura invidia!!!! Brava
RispondiEliminawowwwww!!!! stecchita mi hai lasciato!
RispondiEliminaSono veramente contenta che vi sia piaciuta! =)
RispondiEliminaRabarbaro e pistacchio sono le nuove frontiere del nord che incontra il sud. E qui ci si potrebbe lavorare parecchio... Sempre un passo avanti, Ale, complimenti!
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