Dopo una domenica tutta vegana lunedì non ho retto alla tentazione di uno stinco.
Complice una lezione di cucina ad alcune amiche che mi avevano chiesto di insegnare loro a cucinarlo.
Le patate dolci, profumate con semi di coriandolo e la deliziosa salsa al ribes in totale contrasto col resto, hanno completato il piatto e lo hanno reso golosissimo!
Per due persone:
due stinchi di maiale
50 g di burro morbido
sale e pepe nero
1/2 bicchiere di vino bianco
2 rametti di rosmarino
2 patate dolci
olio e.v.o.
un cucchiaio di semi di coriandolo
100 g di ribes rossi
2 cucchiai rasi di miele di sulla
1/2 mela golden
Asciugate bene gli stinchi con carta da cucina.
Salate e pepate gli stinchi strofinandoli bene da tutte le parti, massaggiateli col burro e metteteli in una teglia.
Questa operazione potete farla anche la sera prima o la mattina per la sera e conservare la teglia ben sigillata in frigo.
Lavate bene le patate e senza sbucciarle tagliatele a metà per la lunghezza e poi ogni metà in due nel senso della larghezza, infine ogni quarto in tre spicchi.
Sistemateli in un'altra teglia, in un unico strato, senza sovrapporle, salatele, cospargetele con il coriandolo pestato (con un batticarne o con il fondo di un barattolo) e con una presa di pepe nero (meglio se appena macinato).
Portate il forno a 200° in modalità ventilato. Infornate gli stinchi e le patate. Lasciate rosolare gli stinchi per bene, per mezz'ora, girandoli una volta.
Controllate la cottura delle patate e, se cotte, tiratele fuori dal forno.
Aggiungete agli stinchi il rosmarino, sfumate con il vino e dopo 5' riducete la temperatura a 150° funzione statica e sigillate la teglia con carta alluminio.
Cuocete per altre due ore, due ore e mezza, girandoli almeno una volta. Saranno pronti quando la carne ormai tenera si staccherà facilmente dall'osso.
Nel frattempo preparate la salsa al ribes:
lavate e sgranate i ribes, sbucciate e riducete a pezzetti la mela. Mettete la frutta col miele e un pizzico di sale in un pentolino e cuocete a fuoco moderato mescolando di tanto in tanto fino a quando le mele saranno completamente disfatte.
Lasciatela intiepidire.
Potete preparare la salsa anche il giorno prima, conservarla in frigo e servirla poi a temperatura ambiente.
Servite il vostro stinco con le patate e la salsa al ribes e buon appetito!
mercoledì 30 settembre 2015
venerdì 25 settembre 2015
madeleines di grano saraceno con cacao e uvetta
Questa ricetta è nata per caso.
Per caso ho scoperto che Gluten Free Travel and Living aveva scelto come tema della scuola di cucina del mese di settembre le madeleines e che oggi sarebbe stato l'ultimo giorno utile per postare una ricetta, per caso avevo lo stampo per le madeleines, per caso avevo della farina di grano saraceno, cacao in polvere, uvetta, liquore, burro, zucchero di canna..... Tra un croissant e una apple pie è venuto fuori questo e non è niente male!!!
Per 27 madeleines:
100 g di farina di grano saraceno
50 g di fecola di patate
2 cucchiaini di lievito in polvere per dolci
20 g di cacao amaro
120 g di zucchero integrale (io Panela)
3 uova intere
60 g di uvetta bio
2 cucchiai di cognac
100 g di burro
un pizzico di sale
Scaldate leggermente il cognac, aggiungete l'uvetta e lasciatela macerare.
Fondete il burro.
In una ciotola setacciate le farine, il cacao e il lievito, aggiungete lo zucchero, il burro fuso, le uova battute, un pizzico di sale e mescolate con le fruste finchè tutto è ben amalgamato.
Alla fine aggiungete l'uvetta leggermente strizzata.
Lasciate il composto in frigo per un'ora.
Accendete il forno a 250°.
Distribuite il composto negli incavi dello stampo per madeleines, battete lo stampo su un piano per distribuirlo bene e infornate per 4'.
Trascorsi i 4' abbassate la temperatura a 200° e lasciate cuocere altri 4'.
Tirate fuori dal forno e sformate le piccole madeleines. Avranno una piccola gobbetta, caratteristica tipica di questi dolcetti.
Se le volete ancora più golose immergetele a metà nella cioccolata fondente fusa a bagnomaria o al microonde.
Questa è la mia prima partecipazione alla Scuola di Cucina del GFFD! =)
Per caso ho scoperto che Gluten Free Travel and Living aveva scelto come tema della scuola di cucina del mese di settembre le madeleines e che oggi sarebbe stato l'ultimo giorno utile per postare una ricetta, per caso avevo lo stampo per le madeleines, per caso avevo della farina di grano saraceno, cacao in polvere, uvetta, liquore, burro, zucchero di canna..... Tra un croissant e una apple pie è venuto fuori questo e non è niente male!!!
Per 27 madeleines:
100 g di farina di grano saraceno
50 g di fecola di patate
2 cucchiaini di lievito in polvere per dolci
20 g di cacao amaro
120 g di zucchero integrale (io Panela)
3 uova intere
60 g di uvetta bio
2 cucchiai di cognac
100 g di burro
un pizzico di sale
Scaldate leggermente il cognac, aggiungete l'uvetta e lasciatela macerare.
Fondete il burro.
In una ciotola setacciate le farine, il cacao e il lievito, aggiungete lo zucchero, il burro fuso, le uova battute, un pizzico di sale e mescolate con le fruste finchè tutto è ben amalgamato.
Alla fine aggiungete l'uvetta leggermente strizzata.
Lasciate il composto in frigo per un'ora.
Accendete il forno a 250°.
Distribuite il composto negli incavi dello stampo per madeleines, battete lo stampo su un piano per distribuirlo bene e infornate per 4'.
Trascorsi i 4' abbassate la temperatura a 200° e lasciate cuocere altri 4'.
Tirate fuori dal forno e sformate le piccole madeleines. Avranno una piccola gobbetta, caratteristica tipica di questi dolcetti.
Se le volete ancora più golose immergetele a metà nella cioccolata fondente fusa a bagnomaria o al microonde.
Questa è la mia prima partecipazione alla Scuola di Cucina del GFFD! =)
mercoledì 23 settembre 2015
croissants sfogliati con crema di culatello e mela verde
I croissants sfogliati....burrosi al punto giusto, profumati, sfogliosi all'esterno, morbidi all'interno. Una vera goduria!!
Era da tempo che non li preparavo, forse perché dopo i primi meravigliosi, sfogliosissimi croissants che mi erano riusciti grazie alla classica fortuna da principiante, avevo poi collezionato una serie di insuccessi che mi avevano fatto desistere dal prepararli di nuovo.
Forse l'impasto lavorato troppo, il burro non adatto, il calore eccessivo in cucina....Chissà! Avevo detto basta!
E invece eccomi di nuovo piacevolmente obbligata alla consueta sfida dell'MTC.
Li faccio o non li faccio? All'MTC non si puo' dire di no.
Li ho fatti e rifatti perchè sono troppo buoni e la prima infornata è andata via prima che abbia avuto il tempo di pensare alla farcitura e quindi mi sono sacrificata ad impastare e sfogliare per la seconda volta (e già penso alle possibili varianti per la terza).
Insomma grazie Luisa Jane, la tua ricetta è fantastica, semplice, di sicura riuscita e la conserverò gelosamente!
Per 12 croissants:
400 g di farina W300-330 (io ho usato la farina sfoglia del molino Rossetto)220 ml latte (io parzialmente scremato)
40 g burro ammorbidito a temperatura ambiente
30 g zucchero
4 g lievito di birra disidratato (quello in bustina per lievitati)
9 g sale
4 g aceto di vino bianco 200 g burro per sfogliatura (ottimo il burro bavarese che ha una consistenza ideale per la sfogliatura)
Per la mia versione salata aggiungete 4 baccelli di cardamomo
Setacciate la farina e mescolatela al lievito di birra (e i semi del cardamomo ridotti in polvere in un macinino oppure pestati col batticarne).
Aggiungete il burro, gli ingredienti liquidi e impastate a mano o in planetaria il tempo sufficiente ad amalgamare tutti gli ingredienti, non troppo a lungo perchè rischiereste di sviluppare la maglia glutinica, cosa che impedirebbe una corretta sfogliatura. L'impasto risulterebbe resistente, potrebbe strapparsi e non incamerare il burro.
Formate un quadrato e avvolgetelo nella pellicola alimentare. Lasciatelo riposare da 4 a 6 ore in frigorifero.
Tirate fuori dal frigo il burro dieci minuti prima di cominciare la sfogliatura.
Col mattarello stendete l'impasto sul ripiano leggermente infarinato in un rettangolo di circa 6 mm di spessore e il burro tra due fogli di carta forno.
L'impasto dovrà avere una larghezza di poco superiore a quella del burro e una lunghezza di poco più del doppio.
Mettete il burro su una metà dell'impasto e ricopritelo con l'altra metà. Pressate leggermente col mattarello.
Avvolgete l'impasto nella pellicola e mettete in frigo per mezz'ora.
Tirate fuori l'impasto, mettetelo sul piano leggermente infarinato con la chiusura alla vostra destra e col mattarello stendetelo delicatamente in un rettangolo lungo tre volte la sua larghezza.
Fate attenzione quando stendete l'impasto, dovete cercare di non strapparlo per evitare che il burro fuoriesca.
In effetti più che stendere dovreste pressare l'impasto col mattarello lungo tutta la sua lunghezza partendo dal centro verso la parte superiore e dal centro verso la parte inferiore. In questo modo il burro si distribuirà uniformemente.
Ripiegatelo in tre (a portafoglio) e riponetelo in frigo, avvolto nella pellicola per mezz'ora. Questo è il primo "giro"
Riprendete l'impasto e ripetete i "giri" altre due volte.
A questo punto (dopo l'ultimo riposo di mezz'ora) dividete l'impasto in due parti uguali e stendetele in due rettangoli spessi circa 3-4 mm, lunghi 30 cm e alti 18 cm.
Tagliate ogni rettangolo in sei triangoli isosceli con base di circa 10 cm.
Fate riposare i triangoli per 20′ in frigo prima della formatura.
Tirateli fuori dal frigo, tirate leggermente la punta e praticate un taglio di circa due cm in mezzo alla loro base.
Tirando i lembi verso l'esterno, arrotolate il triangolo senza stringere troppo.
La punta dovrà rimanere sotto.
A questo punto lasciateli lievitare 2-3 ore. Appena saranno ben gonfi e di consistenza gelatinosa (non so come descriverla diversamente....) spennellateli con uovo ben battuto e infornateli in forno già caldo a 175° (nel mio forno) per 20'.
In alternativa potete congelarli su un vassoio rivestito con carta forno e una volta congelati trasferirli nei sacchetti appositi.
Dovrete poi tirarli fuori dal congelatore e aspettare che scongelino e lievitino. Ci vorranno circa 6 ore.
Io l'ho farcito con una crema di robiola (50 g), frullata con del culatello (30 g) e fettine di mela smith (4 fettine)
mercoledì 16 settembre 2015
budwig ai frutti di bosco
Quanti di voi la mattina fanno una colazione sana e completa?
Pochi, ci scommetto. Eppure la prima colazione è il pasto più importante della giornata o almeno dovrebbe esserlo.
Nella maggior parte dei casi la si trascura perché si va di fretta, oppure perché non si ha molta fame e quindi un caffè, un biscotto e via!
Per preparare la "crema Budwig", la colazione completa per eccellenza ci vogliono cinque minuti. Provate! Dopo una colazione così vi sentirete carichi di energia e affronterete meglio la giornata, ve lo assicuro.
Lo schema che vi propongo è tratta dal sito CiboèSalute a cui vi rimando qualora voleste approfondire gli argomenti legati a questo tipo di colazione e al rapporto che intercorre tra il cibo e prevenzione e/o cura delle malattie.
Di volta in volta vi darò le mie personali interpretazioni con gli abbinamenti che più preferisco.
Oggi frutti di bosco e nocciole!!
uno yogurt magro da 125 g
un cucchiaio di nocciole non tostate
un cucchiaino di miele
100 g di frutti di bosco misti
il succo di mezzo limone
un cucchiaio e mezzo di semi di lino
un cucchiaio di riso bio integrale
In una ciotola versate lo yogurt, aggiungete il miele, i frutti di bosco, le nocciole ridotte in pezzi (io le schiaccio con il batticarne), e il succo di limone.
Macinate finemente i semi di lino insieme al riso e aggiungeteli allo yogurt.
Potete farlo con un macinino per il caffè oppure anche col Bimby se lo avete.
Buon inizio di giornata!!
venerdì 11 settembre 2015
insalata di spaghetti di zucca con borlotti freschi e salsa alla menta
Appena tornata da un fantastico viaggio a New York, la famiglia riunita, una settimana intensa tra musei, grattacieli, panorami mozzafiato, quartieri pieni di fascino, musica, cucina multietnica e un po' di shopping (che non guasta mai...)
Certo....avere Williams Sonoma accanto all'albergo è stata una prova alquanto dura ma sono stata brava, proprio brava e mi sono limitata ad acquistare un attrezzo per ridurre le verdure in spaghetti (in tre dimensioni differenti) e in spirali.
Fantastico!!!
Ho già provato a "spaghettizzare" patate, zucchine e zucca. Ed è proprio con la zucca che inizio la mia serie di ricette di spaghetti di verdure.
per due persone:
300 g di zucca
250 g di fagioli borlotti freschi
un mazzetto di menta
4 cucchiai di olio e.v.o.
2 cucchiai di aceto di vino bianco
sale q.b.
un pugnetto di mandorle leggermente tostate
Cuocete i fagioli in abbondante acqua per circa 25', verso la fine salate.
Scolateli e raffreddateli sotto l'acqua corrente, riducete la zucca in spaghetti.
Se non avete l'attrezzo adatto utilizzate una grattugia a fori grossi con la zucca tagliata per la lunghezza così da ottenere dei fili abbastanza lunghi.
Lavate la menta e frullate le foglioline con l'olio, l'aceto e un pizzico di sale.
Riunite tutti gli ingredienti in una ciotola, mescolate bene e lasciate insaporire per una decina di minuti.
Distribuite nei piatti e servite con le mandorle tritate.
Buon appetito!
Certo....avere Williams Sonoma accanto all'albergo è stata una prova alquanto dura ma sono stata brava, proprio brava e mi sono limitata ad acquistare un attrezzo per ridurre le verdure in spaghetti (in tre dimensioni differenti) e in spirali.
Fantastico!!!
Ho già provato a "spaghettizzare" patate, zucchine e zucca. Ed è proprio con la zucca che inizio la mia serie di ricette di spaghetti di verdure.
per due persone:
300 g di zucca
250 g di fagioli borlotti freschi
un mazzetto di menta
4 cucchiai di olio e.v.o.
2 cucchiai di aceto di vino bianco
sale q.b.
un pugnetto di mandorle leggermente tostate
Cuocete i fagioli in abbondante acqua per circa 25', verso la fine salate.
Scolateli e raffreddateli sotto l'acqua corrente, riducete la zucca in spaghetti.
Se non avete l'attrezzo adatto utilizzate una grattugia a fori grossi con la zucca tagliata per la lunghezza così da ottenere dei fili abbastanza lunghi.
Lavate la menta e frullate le foglioline con l'olio, l'aceto e un pizzico di sale.
Riunite tutti gli ingredienti in una ciotola, mescolate bene e lasciate insaporire per una decina di minuti.
Distribuite nei piatti e servite con le mandorle tritate.
Buon appetito!
venerdì 4 settembre 2015
sorgo e gombo al curry
Ben ritrovati!!!
Lo so che può sembrare una follia ma tornare dalle vacanze nella mia casetta, le mie mille cose da fare con i ritmi serrati dalla mattina alla sera mi ha fatto un grande piacere.
L'ozio estivo non fa per me. Quest'anno poi abbiamo sofferto il caldo in maniera particolare e io odio il caldo. Mi aveva tolto anche la voglia di cucinare.
Torno oggi con una doppia novità: il sorgo e il gombo, entrambi scoperti da pochissimo e che ho voluto riunire in un unico piatto, speziato, come piace a me!
Il sorgo è un cereale, quinto per importanza dopo il mais, il riso, il frumento e l'orzo.
Devo confessare la mia ignoranza, fino a pochi mesi fa non ne conoscevo neppure l'esistenza fino a quando da Eataly a Milano, dove ci trovavamo in occasione di identità golose, mi è stato "presentato" dalla mia grande ispiratrice di ricette gluten free, la mitica forno star.
Si, perchè il sorgo è anche senza glutine. Ha un'alta percentuale di fibra, una modesta quantità di proteine (contiene alcuni aminoacidi essenziali ma non la lisina, per cui sarebbe bene associarlo ai legumi), contiene ferro, calcio, potassio, vitamine B3 ed E e antiossidanti naturali. Tutte buone ragioni per usarlo in alternativa ai cereali più conosciuti ed utilizzati.
Ne avevo dimenticato l'esistenza (in effetti non è molto diffuso) fino a quando me lo sono ritrovato davanti, tra i tanti cereali da Negozio leggero e non ho resistito!
Il gombo invece,è una pianta facente parte della famiglia delle Malvacee, simile agli Ibischi. Viene coltivata nei paesi caldi ed è molto utilizzata nella cucina africana, indiana e cajun, oltre che in quella rumena, turca e giapponese. In ogni paese è conosciuto con nomi diversi (bame, okra, bamya....)
L'ho sempre visto al market indiano dove acquisto abitualmente riso e spezie. Ieri mi sono decisa a provarlo. Già al taglio noterete che contiene una sostanza un po' gelatinosa. Non vi lasciate impressionare. E' buonissimo e al palato non si sente completamente. Sceglieteli piccoli, saranno più teneri.
La base è un semplice curry. L'insieme è delizioso!
Per due persone:
150 g di sorgo
10-15 gombo
1 cucchiaino di curcuma in polvere
un cucchiaino di cumino in polvere
una piccola cipolla bianca
uno spicchio d'aglio
un piccolo peperoncino piccante
2-3 cm di zenzero fresco
i semi di 4 bacche di cardamomo
sale
2 cucchiai di olio e.v.o.
il succo di mezzo lime
Cuocete il sorgo in abbondante acqua salata per 25'-30'.
Nel frattempo affettate finemente la cipolla, tritate l'aglio e il peperoncino, grattugiate lo zenzero.
In una padella capiente (dovrà contenere anche il sorgo) scaldate l'olio e aggiungete la curcuma, il cumino e i semi di cardamomo pestati. Lasciateli tostare per un minuto poi aggiungete l'aglio, la cipolla, i peperoncino e lo zenzero. Salate, abbassate la fiamma e coprite con un coperchio.
Lasciate cuocere a fuoco dolce fino a quando la cipolla sarà appassita.
Nel frattempo lavate i gombo, spuntate le estremità e tagliateli a fettine alte un cm.
Aggiungeteli in padella, alzate la fiamma, cuocete a fuoco vivo un minuto e poi aggiungete un bicchiere d'acqua. Cuocete con coperchio per 10'.
Scolate bene il sorgo e passatelo in padella. Lasciate insaporire un paio di minuti.
Servite se volete con una spruzzata di succo di lime (io l'ho assaggiato senza e con. Buono sempre!!)
Rieccomi al 100% Gluten Free(Fri) Day
Lo so che può sembrare una follia ma tornare dalle vacanze nella mia casetta, le mie mille cose da fare con i ritmi serrati dalla mattina alla sera mi ha fatto un grande piacere.
L'ozio estivo non fa per me. Quest'anno poi abbiamo sofferto il caldo in maniera particolare e io odio il caldo. Mi aveva tolto anche la voglia di cucinare.
Torno oggi con una doppia novità: il sorgo e il gombo, entrambi scoperti da pochissimo e che ho voluto riunire in un unico piatto, speziato, come piace a me!
Il sorgo è un cereale, quinto per importanza dopo il mais, il riso, il frumento e l'orzo.
Devo confessare la mia ignoranza, fino a pochi mesi fa non ne conoscevo neppure l'esistenza fino a quando da Eataly a Milano, dove ci trovavamo in occasione di identità golose, mi è stato "presentato" dalla mia grande ispiratrice di ricette gluten free, la mitica forno star.
Si, perchè il sorgo è anche senza glutine. Ha un'alta percentuale di fibra, una modesta quantità di proteine (contiene alcuni aminoacidi essenziali ma non la lisina, per cui sarebbe bene associarlo ai legumi), contiene ferro, calcio, potassio, vitamine B3 ed E e antiossidanti naturali. Tutte buone ragioni per usarlo in alternativa ai cereali più conosciuti ed utilizzati.
Ne avevo dimenticato l'esistenza (in effetti non è molto diffuso) fino a quando me lo sono ritrovato davanti, tra i tanti cereali da Negozio leggero e non ho resistito!
Il gombo invece,è una pianta facente parte della famiglia delle Malvacee, simile agli Ibischi. Viene coltivata nei paesi caldi ed è molto utilizzata nella cucina africana, indiana e cajun, oltre che in quella rumena, turca e giapponese. In ogni paese è conosciuto con nomi diversi (bame, okra, bamya....)
L'ho sempre visto al market indiano dove acquisto abitualmente riso e spezie. Ieri mi sono decisa a provarlo. Già al taglio noterete che contiene una sostanza un po' gelatinosa. Non vi lasciate impressionare. E' buonissimo e al palato non si sente completamente. Sceglieteli piccoli, saranno più teneri.
La base è un semplice curry. L'insieme è delizioso!
Per due persone:
150 g di sorgo
10-15 gombo
1 cucchiaino di curcuma in polvere
un cucchiaino di cumino in polvere
una piccola cipolla bianca
uno spicchio d'aglio
un piccolo peperoncino piccante
2-3 cm di zenzero fresco
i semi di 4 bacche di cardamomo
sale
2 cucchiai di olio e.v.o.
il succo di mezzo lime
Cuocete il sorgo in abbondante acqua salata per 25'-30'.
Nel frattempo affettate finemente la cipolla, tritate l'aglio e il peperoncino, grattugiate lo zenzero.
In una padella capiente (dovrà contenere anche il sorgo) scaldate l'olio e aggiungete la curcuma, il cumino e i semi di cardamomo pestati. Lasciateli tostare per un minuto poi aggiungete l'aglio, la cipolla, i peperoncino e lo zenzero. Salate, abbassate la fiamma e coprite con un coperchio.
Lasciate cuocere a fuoco dolce fino a quando la cipolla sarà appassita.
Nel frattempo lavate i gombo, spuntate le estremità e tagliateli a fettine alte un cm.
Aggiungeteli in padella, alzate la fiamma, cuocete a fuoco vivo un minuto e poi aggiungete un bicchiere d'acqua. Cuocete con coperchio per 10'.
Scolate bene il sorgo e passatelo in padella. Lasciate insaporire un paio di minuti.
Servite se volete con una spruzzata di succo di lime (io l'ho assaggiato senza e con. Buono sempre!!)
Rieccomi al 100% Gluten Free(Fri) Day
Iscriviti a:
Post (Atom)