Per la nostra cena di capodanno, dopo le polpettine in agrodolce, preparate e postate ieri, ecco un contorno diverso, un'alternativa alle classiche patate al rosmarino!
2 kg di patate nuove
6 uova
500 gr. di yogurt greco
3 rametti di rosmarino fresco
200 gr. di burro
150 gr. di farina 00
100 gr. di parmigiano grattugiato
sale e pepe
Sbucciare le patate e grattugiarle grattugia a fori grossi. Salarle generosamente e lasciarle spurgare. Dopo 10' strizzarle bene e amalgamarle in una ciotola con le uova leggermente battute, la farina, il burro fuso, lo yogurt, il rosmarino tritato. Aggiustare di sale e pepare.
Versare il tutto in uno stampo a ciambella da 30 cm. (Io non ho imburrato perchè ho usato uno stampo antiaderente e soprattutto perchè il burro contenuto nel composto dovrebbe bastare ad evitare alle patate di attaccarsi alle pareti dello stampo). In forno già caldo a 180° per un'ora circa (io l'ho messo a 200° e si è colorito un po' troppo!). Lasciare intiepidire e sformare.
Nota del giorno dopo: era un po' crudino, quindi va bene a 180°ma consiglierei un'ora e mezza e la prima ora coperto con alluminio. Ridurrei la farina a 150 gr. (avevo scritto 200) e aggiungerei del parmigiano (ho già apportato le modifiche tra gli ingredienti). Riproverò e vi farò sapere.
sabato 31 dicembre 2011
venerdì 30 dicembre 2011
polpettine in salsa agrodolce e menta
Chiacchierando con la collega blogger nonchè panificatrice folle Fina (andate a dare un'occhiatina al suo blog mi raccomando!), mi sono tornate in mente le mie polpettine in agrodolce.
Facili e pratiche: si preparano il giorno prima, si servono a temperatura ambiente e soprattutto piacciono sempre a tutti!
Quale idea migliore quindi per la cena di capodanno?
Facili e pratiche: si preparano il giorno prima, si servono a temperatura ambiente e soprattutto piacciono sempre a tutti!
Quale idea migliore quindi per la cena di capodanno?
Per 90 polpettine circa:
1,200 kg di macinato di vitello
12 fette di pane di grano duro
100 gr. di caciocavallo stagionato grattugiato
2 mazzetti di menta
2 spicchi d'aglio
sale
700 gr. di salsa di pomodoro
50 gr. di zucchero
50 ml.di aceto
Mettere la mollica del pane in acqua fredda per 5'. Strizzarla bene e impastare con le mani il macinato di vitello col pane, il pecorino, l'aglio (meglio se spremuto con lo spremiaglio), la menta tritata e salare.
Formare le polpettine e infarinarle leggermente. Friggerle in poco olio a fuoco vivo per dorarle uniformemente. Scolarle e tenerle da parte.
Al fondo di cottura aggiungere la salsa, un po' di menta, lo zucchero, l'aceto e lasciare cuocere per 5' circa, poi le polpettine e completare la cottura (altri 5') mescolando delicatamente per evitare di romperle.
Servirle il giorno dopo a temperatura ambiente con menta fresca.
giovedì 29 dicembre 2011
sgombretti panati alle zucchine
Il pesce azzurro fa bene, costa poco ed è buonissimo!!!
Vi propongo una panure gustosissima e veloce da preparare per rendere veramente speciali i vostri sgombri o qualunque altro pesce diliscato o sfilettato voi vogliate utilizzare.
6 sgombretti da 250-300 gr. circa
6 fette di pane di grano duro (la mollica)
2 spicchi d'aglio
50 gr. di parmigiano grattugiato
1 zucchina
1 mazzetto di prezzzemolo
sale e pepe
olio e.v.o.
Fatevi pulire e diliscare gli sgombri e, a casa, muniti di pinzetta e armati di buona volontà, cercate di eliminare tutte le spine che potete ( ne troverete una fila al centro e un'altra a metà di ogni filetto; basta passare il dito contro....spina per individuarle).
Salarli e peparli. Nel mixer frullate pane, zucchina, prezzemolo, sale, parmigiano, aglio e prezzemolo. Disporre gli sgombri in una teglia, su un foglio di carta forno leggermente oliata (la pelle a contatto) e stendere una parte del composto su ogni sgombro. Irrorare con un filo d'olio e infornare a 200° ventilato per 15' circa.
Li ho serviti con patatine bollite prezzemolate ed erano buonissimissimi!!
domenica 25 dicembre 2011
Buon Natale!! Le lasagne ricotta e pesto
Tanti auguri di buon Natale a tutti voi!
Ieri meravigliosa vigilia a casa della mamma con tutta la famiglia riunita. A me è toccato preparare solo le lasagne con ricotta e pesto, il salmone con funghi in crosta e la cioccolattosa. Tutto il resto lo ha preparato lei, instancabile come sempre: sformato di capellini ai funghi porcini e salsiccia, filetto di maiale all'arancia, baccalà, caponata, zucca in agrodolce (che io ho postato qui), insalata (per non appesantirci troppo..) e per finire cassata al forno, cubbaita, mandorline caramellate, scorzette di arancia candite immerse nel cioccolato...insomma, ci accontentiamo di poco!
Visto che il secondo e il dessert li ho già postati vi dico come ho preparato le lasagne.
Semplicissimo: mescolo la ricotta di pecora (per ogni pirofila 25X30 ce ne vuole 1 kg.) con del buon pesto preparato frullando basilico, pinoli, poco pecorino, parmigiano e se volete uno spicchietto d'aglio tritato (oppure se lo comprate già pronto, di buona qualità fa lo stesso e fate prima), imburro la pirofila e alterno per tre volte pasta (sfoglia all'uovo che trovo al banco frigo del super, da mettere direttamente in teglia), ricotta al pesto e abbondante parmigiano (io ho completato con un leggero strato di bechamelle e parmigiano perchè avevo finito la ricotta...) In forno già caldo a 200° per circa 30'.
Per permettere alle lasagne di cuocere bene il primo quarto d'ora le copro con carta alluminio e poi scopro per completare la cottura e gratinare.
Tanti auguri ancora, vi lascio con questa splendida interpretazione di Diana Krall di Winter Wonderland, il pezzo che ho studiato in occasione del Natale. =)
Ieri meravigliosa vigilia a casa della mamma con tutta la famiglia riunita. A me è toccato preparare solo le lasagne con ricotta e pesto, il salmone con funghi in crosta e la cioccolattosa. Tutto il resto lo ha preparato lei, instancabile come sempre: sformato di capellini ai funghi porcini e salsiccia, filetto di maiale all'arancia, baccalà, caponata, zucca in agrodolce (che io ho postato qui), insalata (per non appesantirci troppo..) e per finire cassata al forno, cubbaita, mandorline caramellate, scorzette di arancia candite immerse nel cioccolato...insomma, ci accontentiamo di poco!
Visto che il secondo e il dessert li ho già postati vi dico come ho preparato le lasagne.
Semplicissimo: mescolo la ricotta di pecora (per ogni pirofila 25X30 ce ne vuole 1 kg.) con del buon pesto preparato frullando basilico, pinoli, poco pecorino, parmigiano e se volete uno spicchietto d'aglio tritato (oppure se lo comprate già pronto, di buona qualità fa lo stesso e fate prima), imburro la pirofila e alterno per tre volte pasta (sfoglia all'uovo che trovo al banco frigo del super, da mettere direttamente in teglia), ricotta al pesto e abbondante parmigiano (io ho completato con un leggero strato di bechamelle e parmigiano perchè avevo finito la ricotta...) In forno già caldo a 200° per circa 30'.
Per permettere alle lasagne di cuocere bene il primo quarto d'ora le copro con carta alluminio e poi scopro per completare la cottura e gratinare.
Tanti auguri ancora, vi lascio con questa splendida interpretazione di Diana Krall di Winter Wonderland, il pezzo che ho studiato in occasione del Natale. =)
venerdì 23 dicembre 2011
il dopo cena della vigilia parte seconda: le mandorle caramellate!
Dopo la cubbaita eccovi le mandorle caramellate!
Pari peso di mandorle (non pelate), di zucchero e di acqua. Porre tutto sul fuoco e, senza MAI mescolare, portare a bollore e lasciare cuocere fino a quando sentite scoppiettare. Togliere dal fuoco e mescolate velocemente con un cucchiaio di legno. Il composto si asciugherà rapidamente e il caramello diventerà "roccioso". Rimetterlo sul fuoco basso e fare sciogliere nuovamente il caramello, rivestendo bene tutte le mandorle. Ripetere questa operazione una seconda volta (portare ad ebollizione, mescolare velocemente fuori dal fuoco e rimettere sul fuoco basso) e poi versare il composto sul piano di marmo leggermente oliato, separando le mandorle finché sono ancora calde. Lasciare raffreddare e conservare in una scatola di latta.
Quando le preparo ne faccio una bella quantità perché si conservano a lungo e perché gli amici golosi apprezzano!!
Quando le preparo ne faccio una bella quantità perché si conservano a lungo e perché gli amici golosi apprezzano!!
mercoledì 21 dicembre 2011
il dopo cena della vigilia parte prima: la cubbaita di giuggiulena (ovvero il croccante di sesamo)
Ci prepariamo per la vigilia!! Il menu cambia ogni anno ma certe cose, quelle, non devono mai mancare: le mandorle caramellate, la cubbaita di giuggiulena e le scorzette d'arancia candite.
Oggi mamma mi ha concesso di preparare la cubbaita di giuggiulena, (dolce di origine araba) cioè il torrone (cubbaita) di sesamo (giuggiulena) e mandorle chiaramente sotto la sua supervisione, perché certe cose le sa fare bene solo lei!
Tritare la buccia di un mandarino (normalmente si fa con la scorza d'arancia o di limone ma a mamma piace così e a me pure..)
Tostare una manciata di mandorle non pelate (circa 70 gr.) e poi tritarle grossolanamente.
Mettere sul fuoco 120 gr. di miele e 50 gr. di zucchero e fare sciogliere bene a fuoco basso, poi aggiungere 250 gr. di sesamo e mescolare per circa mezz'ora (faticosissimo) avendo cura di pulire spesso il bordo della pentola dove il sesamo tende ad attaccarsi.
Quando il sesamo avrà assunto un bel colore dorato, segno dell'avvenuta tostatura, aggiungere buccia di mandarino e mandorle. Amalgamare bene e versare il composto su un ripiano (preferibilmente in marmo) oliato.
Fate molta attenzione perchè in composto è ustionante e io infatti mi sono ustionata un dito... Stendere col mattarello ad uno spessore di qualche mm.
Tagliarlo, con un coltello a lama pesante, a strisce e poi in piccoli pezzi.
Si conserva in una scatola di latta ben chiusa.
Mami, non finirò mai di ringraziarti per l'entusiasmo che continui a trasmettermi ogni giorno! E grazie soprattutto per avermi permesso di mescolare per una volta la tua cubbaita! Sono stata brava?
Se vi va ascoltate questo meraviglioso brano natalizio che sto studiano per ora, nella versione dei Coldplay.
lunedì 19 dicembre 2011
gnocchi soufflés alla parigina: un piatto speciale per un'occasione speciale
E' il piatto del mio compleanno, il piatto speciale che la mamma mi prepara ogni anno il 19 dicembre. Oggi sono 46 e la prima volta credo averli assaggiati nel 1972, ma quanti ne ho mangiati??
Una vera goduria anni '70, tempi in cui non ci si preoccupava più di tanto della quantità di burro, panna, uova e del livello di colesterolo. Se penso alle ricette di quei tempi mi vengono i brividi. Ora ci imponiamo un solo piatto a pasto e demonizziamo grassi e zuccheri ma ogni tanto chiudo un occhio (anzi tutti e due) e faccio un tuffo nel passato. Oggi meravigliosa mattinata dalla mamma con i suoi meravigliosi gnocchi soufflé, grazie mamma!!
per gli gnocchi:
150 ml. di acqua
100 gr. di burro
150 gr. di farina
4 uova medie
per la bechamelle:
50 gr. di burro
70 gr. di farina
1 lt. di latte
pepe bianco e noce moscata
parmigiano
50 ml. di panna
In una pentola sciogliere il burro a pezzetti a fuoco basso. Al primo bollore versare tutta la farina, in un sol colpo. Mescolare velocemente con un cucchiaio di legno e , quando il composto inizia ad asciugare e a staccarsi dalle pareti della pentola, aggiungere fuori dal fuoco le uova, uno alla volta, mescolando bene per farle assorbire. Il composto dovrà essere ben sostenuto ma morbido e liscio.
Trasferire in un sac à poche con una bocchetta larga (liscia o rigata, non importa). Preparare una ciotola con acqua molto fredda (meglio se con ghiaccio) e una pentola con acqua e sale e portare a bollore. Spremere l'impasto nell'acqua bollente, come se fossero churros Scolarli quando saranno ben gonfi (circa 3'- 4') e immergerli nell' acqua fredda.
Appena sono freddi scolarli e metterli ad asciugare su un telo pulito.
Nappare il fondo di una pirofila da forno con poca bechamelle, tagliare l'impasto a tocchetti alti un dito e sistemarli in un unico strato, cospargere con parmigiano, coprire con la bechamelle e cospargere con altro parmigiano. Completare con poco burro fuso e infornare in forno preriscaldato a 200° fino a quando sono gonfi e ben dorati.
Servire immediatamente perchè dopo un po' si sgonfiano!
Una vera goduria anni '70, tempi in cui non ci si preoccupava più di tanto della quantità di burro, panna, uova e del livello di colesterolo. Se penso alle ricette di quei tempi mi vengono i brividi. Ora ci imponiamo un solo piatto a pasto e demonizziamo grassi e zuccheri ma ogni tanto chiudo un occhio (anzi tutti e due) e faccio un tuffo nel passato. Oggi meravigliosa mattinata dalla mamma con i suoi meravigliosi gnocchi soufflé, grazie mamma!!
per gli gnocchi:
150 ml. di acqua
100 gr. di burro
150 gr. di farina
4 uova medie
per la bechamelle:
50 gr. di burro
70 gr. di farina
1 lt. di latte
pepe bianco e noce moscata
parmigiano
50 ml. di panna
In una pentola sciogliere il burro a pezzetti a fuoco basso. Al primo bollore versare tutta la farina, in un sol colpo. Mescolare velocemente con un cucchiaio di legno e , quando il composto inizia ad asciugare e a staccarsi dalle pareti della pentola, aggiungere fuori dal fuoco le uova, uno alla volta, mescolando bene per farle assorbire. Il composto dovrà essere ben sostenuto ma morbido e liscio.
Trasferire in un sac à poche con una bocchetta larga (liscia o rigata, non importa). Preparare una ciotola con acqua molto fredda (meglio se con ghiaccio) e una pentola con acqua e sale e portare a bollore. Spremere l'impasto nell'acqua bollente, come se fossero churros Scolarli quando saranno ben gonfi (circa 3'- 4') e immergerli nell' acqua fredda.
Appena sono freddi scolarli e metterli ad asciugare su un telo pulito.
Nappare il fondo di una pirofila da forno con poca bechamelle, tagliare l'impasto a tocchetti alti un dito e sistemarli in un unico strato, cospargere con parmigiano, coprire con la bechamelle e cospargere con altro parmigiano. Completare con poco burro fuso e infornare in forno preriscaldato a 200° fino a quando sono gonfi e ben dorati.
Servire immediatamente perchè dopo un po' si sgonfiano!
lunedì 12 dicembre 2011
come ti festeggio S. Lucia: arancinette, panelline e cuccia a modo mio!
Cucinare per il giorno di S.Lucia non è mai stato compito mio. Ci ha sempre pensato la mia mamma e da quando sono sposata anche mia suocera (si chiama Lucia, come potrebbe mai esimersi...).
Da sempre le mamme ci hanno deliziato con le loro arancine, panelle e cuccia, rigorosamente classic version. Le arancine col ripieno di carne o col prosciutto, le panelline a quadrotti con il prezzemolo tritato e la cuccia nella versione crema di ricotta (la mia mamma) o crema di latte (la suocera).
Ma il blog non poteva non avere la sua pagina di S. Lucia, il primo anno per di più....e allora ho pensato di proporvi le mie arancinette semplificate, le panelline al cumino e la cuccia caffè e cioccolato per un anticipo di festa!
Per le arancine preparo un risotto classico, col soffritto di cipolla, il brodo caldo, il burro, il parmigiano e, in genere speck e scamorza affumicata tritati (ma anche con i funghi, con la zucca, con gamberi e curry...). Lascio raffreddare bene e con un porzionatore da gelato faccio tante palline che poi divido ulteriormente in due. Compatto bene, le passo prima nell'albume battuto e poi nel pangrattato e le friggo in olio bollente. Normalmente si cuoce il risotto in bianco, se ne mette una piccola quantità sulla mano creando una conca, la si farcisce e si chiude con altro riso, si compatta tutto e si passa nell'uovo battuto oppure in una pastella di farina e acqua e poi nel pangrattato.
Per le panelline, stempero la farina di ceci con l'acqua fredda nella proporzione di 1:3. Aggiungo un po' di cumino in polvere (o altra spezia a vostra scelta), un pizzico di sale e metto sul fuoco basso e, sempre mescolando porto a leggero bollore. Il composto diventerà sempre più denso fino a staccarsi quasi dalle pareti del pentolino.
A questo punto bisogna stenderlo sul piano di marmo o su dei piatti molto piani (come fa la mia mamma) e lasciarlo raffreddare qualche minuto (solidifica subito). Tagliarlo a quadrati, rettangolini oppure come ho fatto io con un tagliabiscotti.
Friggerle in olio ben caldo e salare!
Per la cuccia, mettere il grano in acqua per almeno 24 ore e cambiare l'acqua un paio di volte. Sciacquarlo e metterlo a cuocere con abbondante acqua fredda per un'ora e mezza o due.
Scolarlo bene e mescolarlo con la crema di ricotta a cui ho aggiunto un po' di caffè ristretto. Guarnire con riccioli o scaglie di cioccolato fondente.
Buon S. Lucia a tutti!
Da sempre le mamme ci hanno deliziato con le loro arancine, panelle e cuccia, rigorosamente classic version. Le arancine col ripieno di carne o col prosciutto, le panelline a quadrotti con il prezzemolo tritato e la cuccia nella versione crema di ricotta (la mia mamma) o crema di latte (la suocera).
Ma il blog non poteva non avere la sua pagina di S. Lucia, il primo anno per di più....e allora ho pensato di proporvi le mie arancinette semplificate, le panelline al cumino e la cuccia caffè e cioccolato per un anticipo di festa!
Per le arancine preparo un risotto classico, col soffritto di cipolla, il brodo caldo, il burro, il parmigiano e, in genere speck e scamorza affumicata tritati (ma anche con i funghi, con la zucca, con gamberi e curry...). Lascio raffreddare bene e con un porzionatore da gelato faccio tante palline che poi divido ulteriormente in due. Compatto bene, le passo prima nell'albume battuto e poi nel pangrattato e le friggo in olio bollente. Normalmente si cuoce il risotto in bianco, se ne mette una piccola quantità sulla mano creando una conca, la si farcisce e si chiude con altro riso, si compatta tutto e si passa nell'uovo battuto oppure in una pastella di farina e acqua e poi nel pangrattato.
Per le panelline, stempero la farina di ceci con l'acqua fredda nella proporzione di 1:3. Aggiungo un po' di cumino in polvere (o altra spezia a vostra scelta), un pizzico di sale e metto sul fuoco basso e, sempre mescolando porto a leggero bollore. Il composto diventerà sempre più denso fino a staccarsi quasi dalle pareti del pentolino.
A questo punto bisogna stenderlo sul piano di marmo o su dei piatti molto piani (come fa la mia mamma) e lasciarlo raffreddare qualche minuto (solidifica subito). Tagliarlo a quadrati, rettangolini oppure come ho fatto io con un tagliabiscotti.
Friggerle in olio ben caldo e salare!
Per la cuccia, mettere il grano in acqua per almeno 24 ore e cambiare l'acqua un paio di volte. Sciacquarlo e metterlo a cuocere con abbondante acqua fredda per un'ora e mezza o due.
Scolarlo bene e mescolarlo con la crema di ricotta a cui ho aggiunto un po' di caffè ristretto. Guarnire con riccioli o scaglie di cioccolato fondente.
Buon S. Lucia a tutti!
sabato 10 dicembre 2011
torta rustica con ricotta, amaretti e pere
Per una cioccodipendente non amante dei dolci come me, preparare una torta (in inverno soprattutto) senza cioccolata è quasi impossibile. Fortunatamente, da buona siciliana, adoro la crema di ricotta (la mia però, con poco zucchero) e quindi oggi, dovendo preparare per un'amica due torte, di cui una cioccolattosa, l'alternativa era ovviamente....crema di ricotta. Ho dovuto trattenermi per non aggiungere una quintalata di cioccolato fondente nella crema, come faccio di solito e, posso dire che il risultato mi è piaciuto, e tanto pure (per me avevo preparato con quel poco di frolla rimasta una minicrostatina che ho divorato in un nanosecondo appena uscita dal forno!)
Aggiunta dell'ultimo minuto: vi regalo il pezzo che sto studiando in vista del Natale. Potete ascoltarlo mentre leggete la ricetta se volete! =)
Per la frolla:
500 gr. di farina 00
250 gr. di burro o margarina
5 cucchiai di zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia oppure i semi di un baccello
un pizzico di sale
Per il ripieno:
3 pere abbate
800 gr. di ricotta di pecora
250 gr. di zucchero semolato
15 amaretti secchi
Per la crema di ricotta date un'occhiata qui.
Per la frolla impastare velocemente farina, burro, zucchero, l'uovo, la vaniglia e il sale, avvolgerla nella pellicola (senza pvc) e mettere in frigo una mezz'oretta.
Sbucciare e affettare le pere, sbriciolare gli amaretti.
Stendere i 2/3 della frolla (io lo faccio direttamente sulla carta forno con cui poi la trasferisco nella teglia). Cospargere con gli amaretti sbriciolati grossolanamente, coprire con la crema di ricotta e completare con un giro di fette di pera leggermente accavallate. Coprire con la restante frolla stesa sottile. Sigillare bene i lembi di frolla e, con quello che rimane, fare delle decorazioni a piacere. Infornare in forno già caldo a 200° per 40' circa. Io, questo genere di torte le metto nel ripiano in basso così la base cuoce meglio (ognuno conosce il suo di forno...)
Ho usato una teglia da crostata a bordi alti da 28 cm. di diametro.
Aggiunta dell'ultimo minuto: vi regalo il pezzo che sto studiando in vista del Natale. Potete ascoltarlo mentre leggete la ricetta se volete! =)
Per la frolla:
500 gr. di farina 00
250 gr. di burro o margarina
5 cucchiai di zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia oppure i semi di un baccello
un pizzico di sale
Per il ripieno:
3 pere abbate
800 gr. di ricotta di pecora
250 gr. di zucchero semolato
15 amaretti secchi
Per la crema di ricotta date un'occhiata qui.
Per la frolla impastare velocemente farina, burro, zucchero, l'uovo, la vaniglia e il sale, avvolgerla nella pellicola (senza pvc) e mettere in frigo una mezz'oretta.
Sbucciare e affettare le pere, sbriciolare gli amaretti.
Stendere i 2/3 della frolla (io lo faccio direttamente sulla carta forno con cui poi la trasferisco nella teglia). Cospargere con gli amaretti sbriciolati grossolanamente, coprire con la crema di ricotta e completare con un giro di fette di pera leggermente accavallate. Coprire con la restante frolla stesa sottile. Sigillare bene i lembi di frolla e, con quello che rimane, fare delle decorazioni a piacere. Infornare in forno già caldo a 200° per 40' circa. Io, questo genere di torte le metto nel ripiano in basso così la base cuoce meglio (ognuno conosce il suo di forno...)
Ho usato una teglia da crostata a bordi alti da 28 cm. di diametro.
lunedì 5 dicembre 2011
il mio pancarrè
Col dolce o col salato, morbido e profumato, al naturale o tostato, questo è il mio pancarrè! Ci avviciniamo al Natale e io ve lo regalo a forma di pandorino farcito, per una golosa merenda!
130 ml. di latte
130 ml. di acqua
50 gr. di strutto
12 gr. di lievito di birra
400 gr. di farina 0
una presa di sale
Sciogliere il lievito nell'acqua leggermente intiepidita. Nella ciotola dell'impastatrice (oppure su un ripiano) setacciare la farina e creare una conca in cui versare l'acqua col lievito. Amalgamare con un cucchiaio tanta farina quanta ne serve per creare una cremina densa. Coprire e lasciare riposare circa 3/4 d'ora o comunque fino a quando sulla superficie appaiono delle bollicine, segno di un inizio di fermentazione. Montare il gancio ed iniziare ad impastare (o impastare a mano), aggiungendo il latte, il sale e alla fine lo strutto un pezzetto alla volta, fino a quando l'impasto risulta liscio ed elastico. Lasciare lievitare fino al raddoppio, dare la forma e lasciare lievitare nuovamente nello stampo. Per la classica forma da pancarrè, con le mani stendo un po' l'impasto, lo arrotolo e lo metto dentro ad uno stampo da plumcake da 20 cm rivestito con carta forno bagnata e strizzata. Per i pandorini ho preso delle palline di impasto e le ho messe dentro gli stampi in silicone. In forno a 250° 30' per la forma grande e 20' circa per le piccole.
sabato 3 dicembre 2011
crepes con broccoletti e gambero rosso
Questo piatto mi ha dato grandi soddisfazioni perchè è gluten free, abbastanza light e perchè è buonissimo!!!
Sono delle crespelle di farina di riso con una vellutata ai gamberi, verdure cotte al vapore e gamberi saltati in padella. Pochi grassi, tanto gusto!
Sono delle crespelle di farina di riso con una vellutata ai gamberi, verdure cotte al vapore e gamberi saltati in padella. Pochi grassi, tanto gusto!
Per 6 crepes
1 uovo battuto, 100 ml. di latte parzialmente scremato, 100 ml. di acqua, 100 gr. di farina di riso, una presa di sale, 20 gr. di burro fuso.
Mescolare tutto con una frusta e lasciare riposare un’ora.
In una padella antiaderente versare un mestolino di composto alla volta e cuocere un paio di minuti per lato.
Per la vellutata:
preparare un roux con 20 gr. di olio e.v.o e 30 gr. di farina di riso, versare, poco alla volta, 300 ml. di brodo caldo di gamberi (l'ho preparato mettendo in acqua fredda le teste di 12 gamberi rossi con uno spicchio di cipolla e una foglia di alloro, poi ho portato a bollore e lasciato cuocere per una ventina di minuti. Infine ho filtrato il brodo con un colino. La vellutata dovrà avere la consistenza di una bechamelle non troppo soda. L'ho salata e aggiunto della paprica forte e l'erba cipollina fresca tritata
Cuocere 12 cimette di broccoletti al vapore o se preferite in acqua bollente salata (devono comunque rimanere al dente) e le code dei gamberi saltandoli col loro carapace in una padella antiaderente per 2'-3'. Sgusciarli.
Su ogni crepe mettere un cucchiaio raso di vellutata, due cimette di broccolo e due gamberi. Chiudere formando un pacchetto e legare con un filo di erba cipollina. Passare in forno caldo 5'.
Con questa ricetta partecipo al contest (ST)RE' CHIC la tavola delle feste secondo le (st)renne
giovedì 1 dicembre 2011
zucca in agrodolce
Adoro l'agrodolce e ho una bella fettona di zucca da smaltire. Cosa c'è di più buono della zucca in agrodolce?
Tagliare la zucca a fette da un cm. circa di spessore, friggerle in olio e.v.o. e salarla. Nella stessa padella, all'olio rimasto (che deve essere proprio un fondo), aggiungere zucchero e aceto bianco in pari quantità. Io in realtà non ho mai pesato zucchero e aceto. L'agrodolce l'ho fatto sempre a...sentimento e ognuno ha il suo. C'è chi lo preferisce più dolce e chi più agro.
Lasciare sobbollire qualche minuto e versare ancora bollente sulla zucca, precedentemente sistemata in una ciotola. Aggiungere abbondante menta fresca e aglio intero schiacciato. Servirla a temperatura ambiente, preferibilmente il giorno dopo (o oltre).
La zucca non la salo direttamente in padella perché mi è capitato (anche in altre preparazioni) che l'olio di cottura alla fine risultasse troppo salato e visto che in questo caso ci serve poi per l'agrodolce, conviene salare la zucca a mano a mano che si mette nella ciotola.
lunedì 28 novembre 2011
miniquiches gluten free per l'aperitivo delle feste
Questo contest delle strenne mi è piaciuto così tanto che dopo le crostatine con composta di mele e fichi d'india quasi quasi partecipo anche con queste sfiziosissime miniquiches con farina di grano saraceno.
Preparare una brisée con 250 gr. di farina di grano saraceno, 125 gr. di burro, una presa di sale e acqua q.b. fino ad ottenere un impasto liscio e compatto. Lasciare riposare in frigo, avvolto nella pellicola (senza pvc). Nel frattempo preparare i ripieni:
- per quello alle zucchine, saltare in padella della cipolla tritata, il bacon e la zucchina a dadini, regolare di sale e pepe, portare a cottura a fuoco basso e completare col prezzemolo tritato.
- per quello alla zucca vi rinvio alla mia cheese cake. Qui però non ho messo i pistacchi.
Stendere l'impasto col mattarello (io l'ho fatto mettendo delle palline di impasto tra due fogli di carta forno) e foderare degli stampi per crostatine o tartellette. Cuocere in bianco in forno preriscaldato a 200° per 15', riempirle con i due composti e infornare per altri 15'-20'. Lasciare raffreddare prima di sformare perché da caldi sono molto friabili.
Con questa ricetta partecipo al contest (ST)RE' CHIC la tavola delle feste secondo le (st)renne
Con questa ricetta partecipo al contest (ST)RE' CHIC la tavola delle feste secondo le (st)renne
sabato 26 novembre 2011
tortino di patate e salsiccia con salsa al parmigiano
4 Patate medio-grandi bollite, pelate e schiacciate.
1 uovo battuto
250 gr. di salsiccia spellata, fatta a pezzetti e rosolata in poco
1 uovo battuto
250 gr. di salsiccia spellata, fatta a pezzetti e rosolata in poco
olio.
Amalgamare il tutto, aggiustare di sale e distribuire il composto negli stampini monoporzione
Amalgamare il tutto, aggiustare di sale e distribuire il composto negli stampini monoporzione
imburrati e cosparsi con pangrattato. In forno preriscaldato a 200° per 15’circa.
Per la salsa: mescolare del parmigiano (2 cucchiai circa) con
pochissima farina , stemperare col latte e cuocere fino a che non
addensa un po’.
Salare, pepare e profumare con erba cipollina tritata.
giovedì 24 novembre 2011
cuoricini alle mandorle con gelo di limone per un tè tra foodbloggers
Era dal giorno dell' incontro a casa di Stefania, che avevo voglia di rivederle. Con loro ero stata troppo poco, un pochino prima del pranzo e pochissimo dopo, giusto il tempo di un caffè e, anche se in formazione ridotta e limitata alle palermitane, ieri ce l'abbiamo fatta!!
Cinzia, Cristina, Giuliana, Marcella, Ornella, Stefania e Stefania sono venute a casa mia per un tè ovviamente gluten free per la presenza della nostra amata Cardamoma.
Ecco le foto delle meravigliose dolcezze
Quindi oltre alla cioccolattosa e alle crostatine che ho già postato, qui e qui, ieri ho sperimentato delle tortine. Ho preso la ricetta di una torta che mi aveva dato l'amica Giulia e l'ho stravolta (scusa Giulia...) ho eliminato la farina 00, ho ridotto lo zucchero e la farina di mandorle.
Le ho fatte ieri seguendo un certo procedimento e oggi le ho rifatte cambiando qualcosina. Preferisco nettamente le seconde anche se "le compagne di merenda" hanno apprezzato la prima versione.
Eccovi quelle di oggi (a cui ho aggiunto il gelo di limone):
160 gr. di burro
160 gr. di zucchero a velo
1/2 fialetta di essenza di mandorle
un pizzico di sale
90 gr. di farina di mandorle
100 gr. di fecola di patate
1 cucchiaino di lievito per dolci
4 uova
Separare i tuorli dagli albumi e montare a neve questi ultimi. Con le stesse fruste (così si evita di lavarle...) montare burro e zucchero, aggiungere l'essenza di mandorle, il sale, i tuorli e la farina di mandorle e la fecola setacciata con il lievito. Frullare il tutto e poi con una spatola incorporare delicatamente gli albumi montati.
Distribuire negli stampini (ne vengono una quindicina) e infornare in forno preriscaldato a 180°-200° per 12' circa.
Una volta sformate e raffreddate completarle con un cucchiaino di gelo di limone (l'ho fatto con 125 ml di acqua, il succo e la scorza grattugiata di un limone, 25 gr. di amido di mais e 70 gr. di zucchero. Il tutto sul fuoco fino al primo bolllore).
Ieri invece avevo montato le uova intere con lo zucchero, l'essenza di mandorle e il sale poi, con una spatola ho amalgamato, alternandoli, il burro fuso e le farine.
Alle amichette che ieri non erano con noi: "vi prometto che ve le porto all'Ikea!!"
venerdì 18 novembre 2011
crostatine gluten free con composta di fichi d'india e mele
Un regalino di Natale per tutti gli amici celiaci!
Per la frolla:
125 gr. di farina di mandorle
125 gr. di farina di riso
50 gr. di zucchero di canna
125 gr. di burro
1 uovo
un pizzico di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Per la composta di fichi d'india:
4 fichi d'india rossi
2 mele golden
100 gr. di zucchero
il succo di un limone
Impastare velocemente gli ingredienti, avvolgere nella pellicola (priva di pvc) e lasciare riposare al fresco per mezz'ora.
Tagliare la frutta, sbucciata, a pezzi e metterla sul fuoco con zucchero e limone. Cuocere a fuoco basso fino a quando mele e fichi sono completamente disfatti. Passare al passapomodoro e lasciare raffreddare.
Stendere la frolla sul piano infarinato (farina di riso) e rivestire il fondo degli stampi per crostatine. Cuocere "in bianco" in forno preriscaldato a 200° fino a doratura. Lasciare raffreddare e sformare. Cospargere con zucchero a velo i bordi e poi riempire con un cucchiaio di marmellata.
Ho avuto qualche difficoltà a stendere l'impasto, non tanto per le crostatine quanto per uno stampo più grande (mi si rompeva con facilità). Non so se ciò dipenda dalla natura delle farine che non avevo mai utilizzato prima per una frolla (i celiaci potranno darmi qualche consiglio).
Con questa ricetta partecipo al contest delle (st)Renne Gluten free
Per la frolla:
125 gr. di farina di mandorle
125 gr. di farina di riso
50 gr. di zucchero di canna
125 gr. di burro
1 uovo
un pizzico di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Per la composta di fichi d'india:
4 fichi d'india rossi
2 mele golden
100 gr. di zucchero
il succo di un limone
Impastare velocemente gli ingredienti, avvolgere nella pellicola (priva di pvc) e lasciare riposare al fresco per mezz'ora.
Tagliare la frutta, sbucciata, a pezzi e metterla sul fuoco con zucchero e limone. Cuocere a fuoco basso fino a quando mele e fichi sono completamente disfatti. Passare al passapomodoro e lasciare raffreddare.
Stendere la frolla sul piano infarinato (farina di riso) e rivestire il fondo degli stampi per crostatine. Cuocere "in bianco" in forno preriscaldato a 200° fino a doratura. Lasciare raffreddare e sformare. Cospargere con zucchero a velo i bordi e poi riempire con un cucchiaio di marmellata.
Ho avuto qualche difficoltà a stendere l'impasto, non tanto per le crostatine quanto per uno stampo più grande (mi si rompeva con facilità). Non so se ciò dipenda dalla natura delle farine che non avevo mai utilizzato prima per una frolla (i celiaci potranno darmi qualche consiglio).
Con questa ricetta partecipo al contest delle (st)Renne Gluten free
mercoledì 16 novembre 2011
crema di cicerchie e scarola con baccalà e bacon croccante
Cicerchie e baccalà, due ingredienti che non avevo mai cucinato, anzi, le cicerchie non le avevo neanche mai mangiate (che vergogna!!!). Me li sono ritrovati in frigo insieme ad un cespo di scarola da consumare e ad un paio di fettine di bacon. La ricetta.... l'avrò sognata durante la notte ;)
Ho messo le cicerchie in acqua la sera prima. Dopo circa 12 ore le ho sciacquate e le ho messe a cuocere in acqua con una foglia di alloro e uno spicchio di cipolla per circa un'ora. 10' prima di completare la cottura ho aggiunto la scarola e ho salato. Ho frullato tutto con il frullatore ad immersione. Poi, visto che rimanevano buccette vaganti, l'ho passata anche al passapomodoro perchè la volevo più liscia quindi..... passatela direttamente al passapomodoro!
Ho messo le cicerchie in acqua la sera prima. Dopo circa 12 ore le ho sciacquate e le ho messe a cuocere in acqua con una foglia di alloro e uno spicchio di cipolla per circa un'ora. 10' prima di completare la cottura ho aggiunto la scarola e ho salato. Ho frullato tutto con il frullatore ad immersione. Poi, visto che rimanevano buccette vaganti, l'ho passata anche al passapomodoro perchè la volevo più liscia quindi..... passatela direttamente al passapomodoro!
Il baccalà, l'ho comprato già pronto per la cottura, l'ho tagliato a pezzi, passato nell'olio e nel pangrattato a cui avevo aggiunto aglio e rosmarino tritati e poi passato in forno a 180° per 15' circa.
Il bacon l'ho reso croccante in una padella antiaderente (senza olio) e poi tagliato a striscioline.
venerdì 11 novembre 2011
quinoa con verdurine e salsa al peperone
Torno alla mia amata quinoa, questa volta in versione sformatino da mangiare appena tiepido.
per 4 persone:
250 gr. di quinoa
2 cipollotti
2 piccole carote
2 piccole zucchine
basilico, menta
1 falda di peperone rosso
6 pomodori a grappolo
la metà di una piccola cipolla
olio e.v.o.
sale q.b.
Rosolate con un filo d'olio in padella il cipollotto tagliato a rondelle sottili, aggiungete carote e zucchine tagliate a cubetti e la quinoa. Cuocete aggiungendo acqua calda o brodo vegetale poco alla volta come fosse un risotto. Regolate di sale e completate con abbondanti menta e basilico tritati.
Oliate e cospargete con pangrattato degli stampini in alluminio monoporzione e riempite col composto di quinoa.
Preparate la salsa di pomodoro mettendo in pentola i pomodori tagliati in quattro, la cipolla a spicchi e il peperone a dadini e cuocete a fuoco lento per una ventina di minuti.
Passate al passapomodoro e regolate di sale (ed eventualmente di zucchero, perchè noi in sicilia amiamo la salsa dolce!)
Infornate gli sformatini per 10' a 200°, sformateli e servite con una cucchiaiata di salsa.
mercoledì 9 novembre 2011
fagottini di pasta con ricotta e basilico
Lunedì pomeriggio mi sono ritrovata con un po' di ricotta acquistata sabato da utilizzare subitissimo. Ogni tanto mi lascio prendere dalla sindrome da acquisto compulsivo, ma, a differenza della maggior parte delle le donne che non resistono davanti a borse e scarpe io non resisto al supermercato davanti al banco della frutta e verdura o dei formaggi e salumi. Sabato quindi, senza un'idea precisa avevo messo dentro la ricotta e una serie di altre cose (che non elenco se no mi prendete per pazza).
Non è che volessi preparare nulla di particolare nella sostanza ma avevo visto in giro dei fagottini di pasta con questa forma così carina e avevo voglia di provare a farli
Eccoli qua! Molto bellini, veramente! La mia paura, non essendo io un'esperta di pasta fresca, era che mi si aprissero una volta calati in acqua e invece....
Ho preparato l'impasto classico con uova e farina di rimacino (1 uovo per 100 g. di farina), l'ho lasciata riposare mezz'ora e poi ho tirato la sfoglia sottilissima al rullo (col mattarello non ne sarei capace), Ho ritagliato con un coppapasta dei quadrati 6X6 cm e al centro di ognuno ho messo un pochino di ricotta lavorata semplicemente con basilico abbondante tritato, pepe e parmigiano. Ho riunito le quattro punte in alto e, pressando con i polpastrelli li ho sigillati insieme, poi ho fatto lo stesso con i quattro lati, unendoli a due due fra di loro.
Li ho conditi con una buona salsa di pomodoro (homemade) e dei dadini di melanzane fritte. Più classico di così..... Ah! Dimenticavo... una grattatina di ricotta salata, quella ci sta proprio bene.
Non è che volessi preparare nulla di particolare nella sostanza ma avevo visto in giro dei fagottini di pasta con questa forma così carina e avevo voglia di provare a farli
Eccoli qua! Molto bellini, veramente! La mia paura, non essendo io un'esperta di pasta fresca, era che mi si aprissero una volta calati in acqua e invece....
Ho preparato l'impasto classico con uova e farina di rimacino (1 uovo per 100 g. di farina), l'ho lasciata riposare mezz'ora e poi ho tirato la sfoglia sottilissima al rullo (col mattarello non ne sarei capace), Ho ritagliato con un coppapasta dei quadrati 6X6 cm e al centro di ognuno ho messo un pochino di ricotta lavorata semplicemente con basilico abbondante tritato, pepe e parmigiano. Ho riunito le quattro punte in alto e, pressando con i polpastrelli li ho sigillati insieme, poi ho fatto lo stesso con i quattro lati, unendoli a due due fra di loro.
Li ho conditi con una buona salsa di pomodoro (homemade) e dei dadini di melanzane fritte. Più classico di così..... Ah! Dimenticavo... una grattatina di ricotta salata, quella ci sta proprio bene.
martedì 8 novembre 2011
nuove amicizie e la mia torta cioccolattosa
Grazie all' iniziativa presa da Stefania, splendida padrona di casa, domenica scorsa ci siamo ritrovate da lei a Palermo per un incontro (il primo?) tra foodblogger siciliane e per me, timida novellina del foodblog, il fatto di trovarmi in mezzo a tante veterane, mi ha emozionato e, confesso, anche un po' intimorito.
Purtroppo ho ben poco da raccontare perchè ho partecipato solo in parte per via di impegni familiari ma la voglia di stare con loro era tale che sono riuscita a fare una puntatina prima e dopo pranzo.
Troppo poco per godere della loro compagnia e delle cose meravigliose che ognuna di loro aveva preparato per l'occasione, tutto rigorosamente gluten free per permettere ad una di noi, celiaca, di poter assaggiare tutto, ma proprio tutto.
Troppo poco tempo per conoscerle almeno un po', per imparare una volta per tutte i loro nomi e i blog corrispondenti, ho una confusione in testa che non vi dico e per questo scusatemi se dimentico qualcuno.... sbircerò nell'elenco che abbiamo scritto su fb ......Prometto che ripasserò bene la lezione prima del prossimo incontro.
Quindi Stefania, Giulia (infiltrata speciale!), Cinzia, Fabiola, Stefania, Alessandra, Elena, Ornella, Flavia, Mela, Laura, Alessandra, Maria Giovanna e Stefania vi abbraccio tutte con affetto!
(Ecco, per fare questo elenco, con i relativi link ci ho messo mezza giornata, quindi se ho dimenticato qualcuno....siate buone!)
Alle 11,30 ero già da Stefania con la quinoa salmone, cetriolo e rucola e la mia torta al cioccolato, quella che faccio sempre perchè super richiesta da parenti e amici. Durante il tragitto in macchina la torta è volata giù dal sedile e si è capovolta. Arrrrggggg!! Quando la abbiamo spacchettata mi sono tranquillizzata: pochi danni, per fortuna.
per una torta da 24 cm. di diametro
250 gr. di cioccolato fondente (minimo 70% di cacao)
125 gr. di burro
6 uova
200 gr. di zucchero
un pizzico di sale
un pizzico di sale
cointreau
Fondete cioccolato e burro a bagnomaria oppure al microonde. Montate i 6 albumi a neve con 100 gr. di zucchero, poi (con le stesse fruste così evitate di lavarle...) mescolate i 6 tuorli con 100 gr. di zucchero e un pizzico di sale.
Amalgamate la crema di cioccolato ai tuorli, mescolando bene poi aggiungete una spruzzata di cointreau o altro liquore a vostra scelta (oppure semplicemte la buccia grattugiata di un'arancia) e infine gli albumi montati, mescolando con una spatola dall'alto verso il basso per non smontare l'impasto.
Versate in una teglia (preferibilmente col fondo rimovibile) imburrata e infarinata con farina di riso e cuocete in forno caldo a 170° per 40' circa.
L'interno deve rimanere appena umido (alla prova stecchino, le bricioline rimarranno attaccate).
Sfornate e lasciate intiepidire prima di sformare. Cospargete con zucchero a velo e servite così com'è (niente male...) oppure accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia o, il mio preferito, alla cannella.
P.S. dimenticavo di dire che la torta appena uscita dal forno normalmente è più gonfia al centro e poi raffreddandosi crolla e si crepa. Niente paura, è proprio la sua particolarità.
Amalgamate la crema di cioccolato ai tuorli, mescolando bene poi aggiungete una spruzzata di cointreau o altro liquore a vostra scelta (oppure semplicemte la buccia grattugiata di un'arancia) e infine gli albumi montati, mescolando con una spatola dall'alto verso il basso per non smontare l'impasto.
Versate in una teglia (preferibilmente col fondo rimovibile) imburrata e infarinata con farina di riso e cuocete in forno caldo a 170° per 40' circa.
L'interno deve rimanere appena umido (alla prova stecchino, le bricioline rimarranno attaccate).
Sfornate e lasciate intiepidire prima di sformare. Cospargete con zucchero a velo e servite così com'è (niente male...) oppure accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia o, il mio preferito, alla cannella.
P.S. dimenticavo di dire che la torta appena uscita dal forno normalmente è più gonfia al centro e poi raffreddandosi crolla e si crepa. Niente paura, è proprio la sua particolarità.
Iscriviti a:
Post (Atom)